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Si apre oggi, a Torino, presso il Centro Internazionale di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ITCILO), il “Forum sul presente e il futuro della cittadinanza e dell’educazione ai diritti umani in Europa con i giovani”, co-organizzato dal Consiglio d’Europa, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale del Governo italiano e il Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Giovani, Amnesty International e il Comune di Torino. L’iniziativa rientra all’interno della Presidenza italiana del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, che ha fatto della politica giovanile una delle sue priorità strategiche.
L’evento, che si concluderà il 13 aprile, riunirà circa 500 partecipanti tra esperti, autorità, reti giovanili, organizzazioni per i diritti umani e istituzioni nazionali e regionali per l’educazione formale e non formale, che si riuniranno per contribuire attivamente alla revisione quinquennale della Carta del Consiglio d’Europa sull’educazione alla cittadinanza democratica e ai diritti umani.
Durante la tre giorni, verranno analizzati i successi e le sfide che la Carta si è posta in questi anni, con particolare attenzione nei confronti del contesto post pandemico e di tematiche sempre più sensibili quali la parità di genere e la lotta alla violenza contro le donne, i diritti dei bambini e le politiche giovanili, la tutela del patrimonio culturale, l’intelligenza artificiale e diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto.
“La generazione Z è la generazione che ha studiato la guerra sui libri e vive la situazione attuale con gli occhi di chi, mai avrebbe immaginato di conoscere una realtà cruenta come quella attuale”. Commenta Fabiana Dadone, Ministro per le Politiche Giovanili.
“Il 2022, indicato come anno europeo dei giovani, è caratterizzato da cambiamenti, anche in termini di concetti che avevamo dato per scontato, la pace, la socialità e la vita di tutti i giorni. I giovani non sono solo il futuro, sono il presente e dobbiamo dare loro spazio, voce e peso politico, inserirli nei percorsi decisionali e condividere con loro le scelte per il futuro dell’Europa”. Conclude Fabiana Dadone.
“Da settimane, ormai, stiamo assistendo a una tragedia umanitaria che ci sta riportando alle barbarie di oltre un secolo fa, e che impone una riflessione e una risposta da parte di tutta l’Europa”, ha dichiarato Maria Cristina Pisani, presidente del Cng.
“Negli ultimi decenni, l’aumento delle violenze, delle discriminazioni e, non da ultimo, la guerra che si sta consumando in Ucraina, hanno fatto emergere la necessità di continuare a sensibilizzare sempre di più le nuove generazioni nei confronti del rispetto dei diritti umani, facendo leva sull’educazione, l’unico baluardo che abbiamo per contrastare tali fenomeni e dare un reale contributo alla giustizia sociale e alla pace. In tal senso, questo Forum rappresenta un’occasione fondamentale per i nostri giovani per far sentire la propria voce in Europa, essere protagonisti del cambiamento e dimostrare di voler dare una svolta a quanto sta accadendo nel mondo, all’insegna della coesione sociale, contro ogni violazione dei nostri diritti fondamentali”. Conclude Maria Cristina Pisani.
“La Città di Torino – dichiara il Sindaco Stefano Lorusso – è lieta di ospitare i lavori del “Forum sul presente e il futuro della cittadinanza e dell’educazione ai diritti umani in Europa. Si tratta di un appuntamento che ritengo, oggi, di particolare rilevanza. Si parlerà, infatti, di democrazia e diritti umani, di presente e di futuro dell’Europa. Si discuterà di un oggi e di un domani che deve e dovrà vedere i giovani protagonisti su temi cruciali per l’agenda di un’Europa dove pace, giustizia, tutela dei diritti e parità di genere. Valori che mai e per nessun motivo possano essere più messi in discussione, perché sono questi pilastri fondanti della nostra società, degli Stati del Consiglio d’Europa”.
“L’universalità dei diritti umani è apertamente messa in discussione in molti paesi della nostra regione. I governi insistono sulla sovranità nazionale e tentano di reinterpretare e applicare i diritti umani ad alcuni e negarli ad altri. Come possiamo riproporre la storia dei diritti umani alla luce di questo nuovo contesto? Dobbiamo metterla in relazione non solo con i contesti locali e nazionali, ma anche con preoccupazioni regionali e globali più ampie. Credo che le future generazioni possano andare oltre l’isolamento e il risentimento e costruire un futuro basato sulla giustizia e sulla coesione sociale”, ha dichiarato Nils Muižnieks, Direttore Regionale per l’Europa di Amnesty International.
Potrete seguire il Forum anche in diretta streaming al seguente link YouTube.