Amnesty International all’Onda Pride per chiedere la fine delle discriminazioni

29 Luglio 2022

Tempo di lettura stimato: 3'

Aggiornamento del 29/07/2022 – In occasione del pride, sabato 30 luglio scenderemo in piazza ad Avellino.

 


 

Aggiornamento del 21/07/2022 – Venerdì 22 luglio saremo al Pride di Gravina per chiedere la fine di ogni discriminazione e sabato 23 luglio a Salerno.

 


 

Aggiornamento del 14/07/2022 – Sabato 16 luglio in occasione del Pride saremo in piazza a Verona, Lecce e Asti.

 


 

Aggiornamento del 07/07/2022 – Sabato 9 luglio gli attivisti e le attiviste di Amnesty International Italia scenderanno in piazza a Palermo e a Brescia.

 


Aggiornamento del 30/06/2022 –  Sabato 2 luglio gli attivisti e le attiviste di Amnesty International Italia scenderanno in piazza in occasione del Pride a Sassari, Bari, Milano, Catania e Napoli e domenica 3 luglio a Padova.

 


 

Aggiornamento del 23/06/2022 – Sabato 25 giugno gli attivisti e le attiviste di Amnesty International Italia scenderanno in piazza a Teramo, Bologna, Perugia e Ragusa.

 


Ogni giorno in decine di stati del mondo, Italia inclusa, molte persone subiscono violenze e discriminazioni per il solo fatto di appartenere alla comunità Lgbtqia+.

Per questo, a partire dalle primissime iniziative, Amnesty International Italia sta partecipando all’Onda Pride per reclamare spazi di libertà di manifestazione, di espressione della diversità e di protesta contro ogni forma di discriminazione.

Sabato 18 giugno Amnesty International Italia sarà presente a Livorno, Torino e Lucca.

Sarà l’occasione per promuovere la campagna #NONPASSA, che chiede azioni concrete per prevenire e contrastare le discriminazioni e le forme d’odio basate sull’appartenenza alla comunità Lgbtqia+ e al proprio genere o sulla propria disabilità.

Nell’ottobre 2021 il Senato ha affossato il ddl Zan, proposto dall’omonimo deputato: è stato un grave passo indietro per i diritti umani di tutte le persone.

Il 5 maggio di quest’anno, però, qualcosa si è mosso: il Partito democratico ha annunciato di voler ripresentare il testo, identico a quello che era stato presentato da Zan, stavolta partendo dal Senato.

Per questo, Amnesty International ha deciso di promuovere una campagna a sostegno dell’approvazione del dispositivo, per dare finalmente risposta a un bisogno che “non passa”, quello di strumenti legislativi efficaci per la prevenzione e il contrasto della discriminazione, includendo in modo esplicito tra le forme di discriminazione anche quella contro la comunità Lgbtqia+, la misoginia e l’abilismo.

L’appello della campagna #NONPASSA è al link https://www.amnesty.it/appelli/nonpassa/