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Oggi, mercoledì 25 maggio, 206 sezioni di Amnesty International nel mondo hanno consegnano alle ambasciate siriane le firme raccolte in tutto il mondo per chiedere al presidente Bashar al-Assad di fermare lo spargimento di sangue e per sollecitare il deferimento della situazione in Siria alla Corte penale internazionale.
Tra il 28 aprile e il 18 maggio, sono state raccolte 165.953 firme all’appello, di cui oltre 6000 in Italia. Salil Shetty, Segretario generale di Amnesty International, scriverà al presidente al-Assad, allegando tutti i nomi di coloro che hanno firmato.
Amnesty International ha ripetutamente chiesto al presidente al-Assad di tenere a freno le sue forze di sicurezza, fermare le uccisioni illegali, le torture e altre gravi violazioni e di portare davanti alla giustizia i responsabili.
Oltre a sollecitare il deferimento della situazione della Siria alla Corte penale internazionale, Amnesty International ha chiesto anche un embargo sulle armi alla Siria e il congelamento degli assetti patrimoniali nei confronti del presidente al-Assad e di tutti coloro che hanno ordinato o commesso gravi violazioni dei diritti umani.
L’organizzazione per i diritti umani ha redatto una lista di oltre 720 persone uccise dalle forze di sicurezza siriane negli ultimi due mesi di proteste.