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Amnesty International Italia ha approvato nuove linee guida sull’identità alias, finalizzate a garantire il riconoscimento e la partecipazione piena e inclusiva delle persone associate.
Il documento riflette un approccio innovativo nel pieno rispetto del diritto italiano e della Costituzione, garantendo l’applicabilità dell’identità alias all’interno di Amnesty International Italia.
L’identità alias previene discriminazioni basate sull’identità di genere, garantendone pieno riconoscimento per ciascuna persona.
L’identità alias, infatti, non modifica l’identità fisica o anagrafica, agendo esclusivamente su quella pseudonimica. Si tratta di un approccio conforme all’art. 9 del codice civile, che tutela lo pseudonimo se utilizzato come un nome.
Lo pseudonimo, o nome di elezione, verrà utilizzato in diversi contesti associativi, tra cui la tessera associativa e la documentazione interna, seguendo alcune direttive fondamentali, tra cui: la modifica del modulo di iscrizione/donazione per consentire alle persone di specificare la propria identità di genere, i pronomi preferiti e il nome di elezione; l’adozione esclusiva del nome di elezione nella tessera associativa, nel sito interno e in ogni situazione connessa all’ambito associativo; l’utilizzo, durante le votazioni ed elezioni, solamente del nome e dei pronomi precedentemente indicati; la possibilità di apporre la firma su appelli e richieste utilizzando il nome di elezione; una limitazione delle richieste di documenti di identità a casi assolutamente eccezionali.
Amnesty International Italia continuerà ad accogliere le richieste di iscrizione delle persone che optano per l’identità alias, garantendo la loro partecipazione inclusiva a tutte le attività associative.
Queste nuove linee guida fanno parte di un percorso più ampio, tracciato da Amnesty International Italia, verso la creazione di un contesto associativo inclusivo, diversificato, equo e accessibile a tutti.