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Annegamenti nel Mediterraneo: Amnesty International chiede ai leader europei una “risposta coraggiosa”
A seguito delle notizie circa l’annegamento di circa 150 persone nel Mediterraneo e dell’intercettamento, da parte della Guardia costiera libica, di altrettante persone che ora rischiano la detenzione a tempo indeterminato in Libia, il direttore delle ricerche sull’Europa di Amnesty International Massimo Moratti ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Se la notizia sarà confermata, si tratterà del naufragio col maggior numero di morti del 2019”.
“I leader europei hanno nuovamente toccato il fondo. Hanno fatto tutto il possibile per tirare su il ponte levatoio dell’Europa: abbandonando le operazioni di ricerca e soccorso, criminalizzando le Ong che vi si sono dedicate, cooperando con la Guardia costiera libica. E nonostante tutto questo, ci sono persone che ancora rischiano la vita per venire in Europa”.
“Nonostante i rischi sempre più alti connessi al viaggio e gli ostacoli indescrivibili cui vanno incontro, le persone che cercano di attraversare il Mediterraneo mostrano un’enorme speranza in un futuro migliore e un enorme coraggio per renderlo possibile”.
“C’è bisogno che almeno un po’ di coraggio lo dimostrino anche i leader europei: chiediamo che cambino il loro approccio e decidano di salvare vite umane anziché avviare a una condanna coloro che cercano di sopravvivere alla detenzione in Libia”.