Gubad Ibadoghlu, noto economista e attivista politico azero, è il presidente del Movimento per la democrazia e la prosperità in Azerbaigian, fondato nel 2014, a cui le autorità azere hanno negato arbitrariamente la registrazione come partito politico. È stato uno studioso presso la London School of Economics e ha guidato il Centro di Ricerca economica, un’organizzazione non governativa che ha condotto ricerche sulla gestione delle finanze pubbliche, sulla buona governance e sulla trasparenza del bilancio. Le autorità azere hanno chiuso arbitrariamente il Centro e ne hanno congelato i conti bancari nel 2014, come parte di un rafforzamento delle restrizioni sulla società civile azera. Gubad Ibadoghlu è andato in esilio politico nel 2017, ma è tornato in Azerbaigian nel 2023, per far visita alla sua famiglia. Il 23 luglio 2023, gli agenti di polizia lo hanno arrestato insieme e sua moglie, Irada Bayramova, mentre erano in auto per incontrare i giovani attivisti del Movimento a Sumgayit, una città a circa 40 chilometri dalla capitale, Baku.
Secondo la loro figlia, Zhala Bayramova, 20 agenti in borghese “hanno costretto la coppia a scendere dall’auto costringendoli a salire su due auto separate e da lì li hanno portati all’Unità per la criminalità organizzata del Ministero dell’Interno a Baku”. Dopo essere stata scarcerata più tardi quel giorno, Irada Bayramova aveva diversi lividi su braccia, gambe e schiena.
Gubad Ibadoghlu ha presentato una denuncia per i maltrattamenti, che non è stata mai presa in considerazione. Secondo la dichiarazione ufficiale del Ministero degli Interni dell’Azerbaigian rilasciata lo stesso giorno, l’arresto di diverse persone, tra cui Gubad Ibadoghlu, faceva parte di un’operazione contro i sostenitori di Fethullah Gülen, il religioso turco in esilio che le autorità turche, insieme ai suoi sostenitori, hanno definito come “organizzazione terroristica”. La polizia avrebbe sequestrato, tra le altre cose, 40.000 dollari statunitensi in contanti dall’ufficio del Centro di ricerca economica.
Il 22 aprile 2024, Gubad Ibadoghlu è stato scarcerato dal centro di detenzione e trasferito agli arresti domiciliari. Secondo il suo avvocato, la decisione si basava sul deterioramento delle condizioni di salute di Gubad Ibadoghlu e sulla mancanza di esami medici e cure presso il centro di detenzione. Secondo la sua famiglia, le condizioni mediche di Gubad Ibadoghlu non sono buone perché egli soffre di malattie cardiache, diabete di tipo 2, malattie renali, forti dolori lombari e la sua salute sta rapidamente peggiorando.
Il 23 ottobre, la famiglia di Gubad Ibadoghlu ha riferito ad Amnesty International che recenti esami medici mostrano un regolare deterioramento e un grave peggioramento delle sue condizioni cardiache, che pongono un rischio imminente per la sua vita e richiedono cure o interventi chirurgici urgenti. La famiglia ha anche riferito di non essere riuscita a trovare un ospedale in Azerbaigian che possa garantire l’intervento chirurgico specialistico (per un aneurisma aortico) di cui ha bisogno. A causa del suo arresto domiciliare, non può lasciare l’Azerbaigian, nemmeno per motivi medici.
Firma l’appello per chiedere la sua liberazione.
La presidenza azera della Cop29, che si terrà a Baku dall’11 al 22 novembre 2024, ha dichiarato ufficialmente che “sta lavorando per garantire che le voci di tutti siano ascoltate e che tutti i punti di vista siano presi in considerazione e inclusi in modo da fornire risultati inclusivi basati su soluzioni condivise”. Tuttavia, per oltre un decennio le autorità azere hanno sempre più chiuso lo spazio alla società civile, con organizzazioni non governative (Ong) chiuse arbitrariamente e rappresentanti della società civile arrestati o costretti all’esilio. Dall’annuncio dell’Azerbaigian come stato ospitante della Cop29 l’anno scorso, la repressione delle voci critiche si è ulteriormente intensificata, con conseguenti arresti, detenzioni arbitrarie e procedimenti giudiziari di oltre una dozzina di attivisti e giornalisti della società civile. Le organizzazioni indipendenti della società civile sono state chiuse, mentre gli individui sono stati detenuti o imprigionati con accuse motivate politicamente o costretti all’esilio.
Alcuni esempi chiave di arresti arbitrari di attivisti e difensori dei diritti umani, oltre a Gubad Ibadoghlu, includono il recente caso di Anar Mammadli, un importante difensore dei diritti umani e difensore del clima, che è stato arrestato il 29 aprile 2024 e posto in custodia cautelare, con l’accusa di cospirazione per portare illegalmente denaro nel paese. Se condannato, rischia fino a otto anni di prigione. Le accuse contro di lui sono inventate e il suo processo è un’apparente ritorsione per le sue critiche al governo e il suo attivismo. Anar Mammadli è uno dei fondatori della Climate of Justice Initiative, un gruppo della società civile che utilizza il forum della Cop29 per evidenziare le violazioni dei diritti umani e sostenere la protezione dello spazio civico e la giustizia ambientale in Azerbaigian. Il difensore dei diritti umani Ilhamiz Guliyev e il leader dell’opposizione Tofig Yagublu restano in custodia sulla base di accuse inventate. I loro arresti e procedimenti giudiziari sono evidenti rappresaglie per le loro attività politiche e civiche e illustrano la crescente repressione del dissenso pacifico e delle critiche da parte del governo in vista della Cop29.
L’infondata azione penale contro Gubad Ibadoghlu fa parte della continua repressione delle autorità azere nei confronti di difensori dei diritti umani, critici del governo, media indipendenti e tutti i dissidenti. Amnesty International ha documentato in precedenza come le autorità azere abbiano cercato di liberare il paese da tutte le voci critiche prima dell’inizio di ogni evento internazionale ospitato.
Ilham Aliyev President of Azerbaijan
19 Istiqlaliyyat Street
Baku AZ1066,
Azerbaijan
Email: office@pa.gov.az
Egregio Presidente,
Chiediamo che Gubad Ibadoghlu, un importante accademico e attivista politico arrestato con accuse inventate, venga liberato immediatamente e incondizionatamente e gli venga consentito di recarsi all’estero per accedere alle cure mediche urgenti di cui ha bisogno.
Gubad Ibadoughlu ha diversi problemi di salute, tra cui un aneurisma aortico, una grave patologia cardiaca che continua a peggiorare mentre è agli arresti domiciliari, causandogli un aumento del dolore al petto e mancanza di respiro. La sua famiglia afferma che recenti esami medici mostrano un peggioramento delle sue condizioni cardiache, che rappresentano un rischio imminente per la sua vita e che richiedono cure o interventi chirurgici urgenti. La sua famiglia riferisce inoltre di non essere in grado di trovare un ospedale in Azerbaigian che fornisca l’intervento chirurgico di cui ha bisogno.
Gubad Ibadoughlu è detenuto dal 23 luglio 2023 a causa del suo lavoro sulla corruzione nel Paese e per le sue critiche alle autorità azere. Il 22 aprile 2024 è stato trasferito dal centro di detenzione agli arresti domiciliari. Continua ad affrontare accuse motivate politicamente e il divieto di lasciare il Paese, impossibilitato quindi a muoversi e a riunirsi alla sua famiglia, che attualmente vive in esilio.
La esortiamo a liberare immediatamente Gubad Ibadoughlu e ad assicurarsi che il divieto di viaggio venga revocato senza indugio per consentirgli di accedere all’assistenza sanitaria di cui ha bisogno all’estero. La esortiamo inoltre ad assicurarsi che tutte le accuse inventate contro di lui vengano ritirate e a porre fine all’uso improprio del sistema giudiziario penale in Azerbaigian per colpire i critici del governo.
La ringraziamo per l’attenzione.