Il gruppo di attivisti e attiviste di Madre Natura Cambogia dal 2013 difende con successo l’ambiente dalle azioni dannose delle aziende e del governo.
Il loro impegno per l’ambiente è stato una fonte di ispirazione per tutto il paese, ma il loro attivismo ha avuto un costo elevato. Le autorità hanno ripetutamente preso di mira il gruppo con arresti e procedimenti giudiziari. Nel 2020 tre persone attiviste sono state arrestate per aver manifestato pacificamente contro l’interramento di un lago. Un anno dopo altre tre sono state arrestate mentre indagavano sull’inquinamento di un fiume.
Nel giugno 2024 tutte loro sono state condannate a pene detentive tra i sei e gli otto anni. Una di loro è fuggita all’estero, ma le altre cinque stanno subendo dure condizioni carcerarie.
Le persone attiviste di Madre Natura Cambogia sono state incarcerate solo per aver difeso l’ambiente dallo sfruttamento. Firma per chiedere la loro scarcerazione e l’annullamento di tutte le accuse.
Madre Natura Cambogia, fondata nel 2013, è una nota organizzazione che ha ottenuto importanti vittorie: nel 2015, ha convinto le autorità cambogiane ad abbandonare il progetto di costruzione di una grande diga idroelettrica nella valle di Areng che avrebbe comportato la massiccia deforestazione delle incontaminate foreste pluviali dei Monti Cardamomi minacciando così le popolazioni native e le comunità locali.
Nel 2016, il suo lavoro di denuncia sulla distruzione ambientale e sulle violazioni dei diritti umani ha portato a un’altra importante vittoria: il divieto totale di esportazione di sabbia costiera annunciato dal governo cambogiano. Ciò ha avuto un impatto significativo sulla tutela dei diritti delle comunità costiere e sulla preservazione delle preziose foreste di mangrovie e delle specie che da esse dipendono.
Nonostante l’impegno nella lotta al cambiamento climatico, le azioni del governo cambogiano si sono rivelate sempre insufficienti.
La Cambogia oggi è un luogo pericoloso per le persone che difendono i diritti umani e per le voci indipendenti. Negli ultimi anni le autorità hanno intrapreso una campagna devastante contro queste persone, che ha portato alla chiusura di quasi tutti i media indipendenti, allo scioglimento dei principali partiti politici di opposizione e alla repressione di gruppi della società civile, in particolare quelli che promuovono i diritti umani.
Primo Ministro della Cambogia
c/o Ambasciata o Consolato della Cambogia nel suo Paese, o in un Paese vicino a lei
Egregio Primo Ministro,
l’associazione Madre Natura Cambogia difende coraggiosamente l’ambiente dal 2013. Ma, a partire dal 2016, le autorità hanno ripetutamente preso di mira il gruppo con arresti e procedimenti giudiziari, per il solo fatto di proteggere l’ambiente ed esercitare il proprio diritto alla libertà di espressione. Nel giugno 2024 sei persone attiviste del gruppo sono state condannate a pene detentive comprese tra i sei e gli otto anni. Una di loro è fuggita all’estero per continuare il suo lavoro, ma le altre cinque stanno subendo dure condizioni di detenzione che non rispettano gli standard internazionali sui diritti umani.
La invito a scarcerare immediatamente e incondizionatamente le persone detenute e ad annullare tutte le condanne contro Madre Natura Cambogia.
Nessuna persona dovrebbe andare in carcere semplicemente per aver protetto il pianeta.
La ringrazio per l’attenzione.