© Marieke Wijntjes / Amnesty International
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Loujain al-Hathloul, la coraggiosa difensora dei diritti delle donne saudita, è tornata in libertà il 10 febbraio dopo oltre 1000 giorni di carcere.
Arrestata nel maggio 2018, il 28 dicembre 2020 Loujain al-Hathloul era stata condannata a cinque anni e otto mesi per spionaggio in favore di una potenza straniera e cospirazione contro il regno saudita, solo per aver svolto campagne per i diritti delle donne come quelle per l’abolizione del divieto di guida e del sistema del “guardiano” maschile.
Uno sconto di pena e la sottrazione dei due anni e mezzo già trascorsi in prigione hanno portato alla scarcerazione.
“Niente potrà rimediare alle torture e alla violenza sessuale che Loujain ha subito, all’ingiustizia della detenzione, all’isolamento, al diniego delle visite familiari per mesi. Ora le autorità saudite devono assicurare che i responsabili del suo trattamento crudele che siano chiamati a rispondere e che Loujain non sia sottoposta a ulteriori provvedimenti punitivi, come ad esempio il divieto di viaggio“, ha dichiarato Lynn Maalouf, vicedirettrice per Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International.