Arabia Saudita. La nascita del campionato di calcio femminile non distolga l’attenzione dalla situazione dei diritti umani

28 Febbraio 2020

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Commentando la notizia dell’annuncio di un campionato di calcio femminile in Arabia Saudita, Lynn Maalouf, direttrice delle ricerche sul Medio Oriente di Amnesty International, ha dichiarato:

L’istituzione di un campionato di calcio femminile sarà sicuramente gradita dalla popolazione del paese ma, come con altre riforme sulle donne, riporta dolorosamente alla memoria la terribile situazione delle donne e degli uomini che per questo cambiamento hanno lottato“.

Ultimamente l’Arabia Saudita ha fatto grande ricorso allo sport per ripulire la propria immagine internazionale, cercando di sfruttare un settore attrattivo come strumento di pubbliche relazioni, in particolar modo dopo l’assassinio del giornalista Jamal Khashoggi“.

Questo impulso verso il miglioramento della situazione delle donne in Arabia Saudita può essere benvenuto solo se ne faranno parte le persone che per questo cambiamento hanno coraggiosamente lottato per decenni. Al contrario, queste persone si trovano ancora in carcere, sottoposte a processi persecutori, mentre i responsabili delle torture da loro subite durante la detenzione restano liberi“, ha proseguito Maalouf.

Se il Principe della Corona Mohammad bin Salman fosse sincero in materia di diritti delle donne rilascerebbe immediatamente e senza condizioni tutte coloro e tutti coloro detenuti per il proprio lavoro pacifico a favore dei diritti umani“, ha concluso Maalouf.

Ulteriori informazioni

La Federazione saudita sport per tutti ha presentato il primo campionato di calcio femminile, affermando che “rafforzerà la partecipazione sportiva delle donne nella comunità e contribuirà a rendere noti i successi sportivi delle donne“.