Argentina, importanti condanne per i crimini della dittatura

28 Ottobre 2011

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‘Una grande vittoria nella lotta contro l’impunità’: così Amnesty International ha commentato la condanna emessa il 27 ottobre dalla giustizia argentina nei confronti di 16 ex militari, giudicati colpevoli di crimini contro l’umanità commessi negli anni della dittatura dal 1976 al 1983.

L’ex capitano di Marina Alfredo Astiz e altri 15 imputati sono stati condannati per la detenzione arbitraria, la tortura e l’uccisione di 86 persone recluse nella Escuela Superior de Mecánica de la Armada (Esma), una scuola d’addestramento militare trasformata in centro di prigionia clandestino nel pieno centro della capitale Buenos Aires. Vi passarono centinaia e centinaia di persone, torturate e uccise sul posto oppure gettate vive in mare dagli aeroplani.

Tra le persone passate per l’Esma e assassinate, le due suore francesi Léonie Duquet e Alice Domon, lo scrittore e giornalista Rodolfo Walsh e tre fondatrici delle Madri di Plaza de Mayo, Azucena Villaflor, María Bianco ed Esther Careaga.

Dodici degli imputati sono stati condannati all’ergastolo, gli altri quattro a pene detentive dai 18 ai 25 anni. Insieme ad Astiz, sono stati condannati all’ergastolo altri due ex capitani di Marina, Jorge Eduardo ‘Tigre’ Acosta e Ricardo Cavallo, quest’ultimo estradato dal Messico nel 2008.

Il processo è durato due anni. Sono comparsi a deporre oltre 150 testimoni, quasi la metà dei quali sopravvissuti alle violazioni dei diritti umani.

Durante la dittatura militare, le forze di sicurezza sequestrarono circa 30.000 persone e si resero responsabili di torture ed esecuzioni extragiudiziali su scala massiccia. Della maggior parte delle persone rapite, non si sono ancora avute notizie. Amnesty International, dopo un quarto di secolo, continua a sostenere la domanda di giustizia delle vittime e dei loro familiari.