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A seguito dei più violenti scontri sin qui verificatisi durante le proteste di Hong Kong in occasione dell’assedio delle forze di polizia al Politecnico, in corso dal 17 novembre, il direttore di Amnesty International Hong Kong Man-Lei Tam ha diffuso questo commento: “Assediando il Politecnico e colpendo con proiettili di gomma e lacrimogeni coloro che cercavano di fuggire, le forze di polizia di Hong Kong hanno ancora di più esasperato la tensione, anziché cercare di allentarla“.
“Invece di fornire assistenza ai manifestanti feriti intrappolati all’interno del Politecnico, gli agenti hanno arrestato i medici che cercavano di trasferirli fuori“.
“La natura sempre più violenta delle proteste è allarmante ma dobbiamo ricordare che la principale causa è la mano dura usata nei mesi scorsi dalle forze di polizia nei confronti di manifestazioni ampiamente pacifiche. Ora è fondamentale che si eviti una tragedia“.
L’Unione degli studenti del Politecnico ha riferito che centinaia di manifestanti, medici volontari, giornalisti e altri si trovano all’interno del campus e che ci sono molti feriti.
Le forze di polizia hanno arrestato oltre 100 persone e, la mattina del 18 novembre, hanno minacciato l’uso di proiettili veri se i manifestanti assediati useranno armi letali contro gli agenti.