Attacchi alla magistratura, la Commissione europea contro la Polonia

15 Gennaio 2020

© Grzegorz Żukowski

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Amnesty International ha apprezzato la decisione della Commissione europea di chiedere alla Corte di giustizia dell’Unione europea di adottare misure provvisorie per fermare le minacce all’indipendenza della magistratura in Polonia.

La situazione è incredibilmente grave. L’intervento dell’Unione europea è fondamentale per fermare il continuo assalto del governo polacco ai giudici e ai magistrati che stanno sfidando la repressione dei loro diritti e delle loro libertà“, ha dichiarato Eve Geddie, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee.

Dopo la manifestazione dell’11 gennaio, cui hanno preso parte giudici e avvocati di molti paesi europei, contro i gravi attacchi al potere giudiziario, Amnesty International continua a chiedere al parlamento polacco di pronunciarsi contro la proposta di legge attualmente alla sua attenzione. Se venisse adottata, imporrebbe gravi limitazioni ai diritti dei giudici alla libertà d’espressione e di associazione e pregiudicherebbe ulteriormente l’indipendenza della magistratura polacca, mettendo così in pericolo il diritto di accedere alla giustizia“, ha proseguito Geddie.

Il 17 gennaio il senato polacco dovrebbe esprimersi su una proposta di legge presentata dal governo a dicembre. Se la bocciasse, il testo tornerebbe al Sejm, la Camera bassa del parlamento, che potrebbe votarla nuovamente la settimana successiva.

Nei prossimi giorni il Parlamento europeo dovrebbe chiedere al Consiglio e alla Commissione europea di attivarsi urgentemente in difesa dei diritti umani e dello stato di diritto sia in Polonia che in Ungheria, dato che la situazione nei due paesi continua a peggiorare.