Attivista per i diritti umani dell’Angola detenuto arbitrariamente nella Repubblica Democratica del Congo

7 Luglio 2011

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Agostino Chicaia, ambientalista ed ex presidente dell’organizzazione per i diritti umani Mpalabanda, messa al bando dal governo dell’Angola,  è in carcere a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo da due settimane. Amnesty International chiede il suo rilascio immediato e incondizionato.

Le autorità congolesi hanno comunicato ad Amnesty International che Chicaia è agli arresti sulla base di un mandato di cattura internazionale, emesso dal governo angolano, nei confronti di 25 persone ricercate per terrorismo, in relazione all’attacco contro la nazionale di calcio del Togo del gennaio 2010, che costò la vita a due persone e causò il ferimento di molte altre.

Chicaia, che risiede a Pointe-Noire, nella Repubblica Democratica del Congo, dal 2009, è stato arrestato il 20 giugno dalla polizia dell’immigrazione all’aeroporto internazionale di Kinshasa, mentre si stava imbarcando per Harare, capitale dello Zimbabwe, dove era atteso a una conferenza su temi ambientali.

Amnesty International ha appreso che il mandato di cattura emesso dal governo angolano è scaduto nel dicembre 2010 e non è stato rinnovato. Le autorità congolesi hanno detto di non aver ricevuto tale comunicazione dal consolato angolano. Rappresentanti di quest’ultimo hanno incontrato Chicaia in carcere il 29 giugno, promettendo di interessare le autorità centrali.

Nel frattempo, secondo quanto riferito ad Amnesty International  dalla moglie, Chicaia è costretto a dormire in un cortile della prigione a causa delle condizioni disumane di detenzione nelle celle.