Austerità e diritti

14 Gennaio 2019

Tempo di lettura stimato: 3'

a cura del Coordinamento diritti economici, sociali e culturali

In tempi di crisi economica globale, le politiche di austerità hanno portato molti stati a tagliare i budget destinati ai programmi di sicurezza sociale. La conseguenza, in molti casi, è stata la crescente difficoltà, da parte delle fasce più deboli della popolazione, di accedere a servizi volti a garantire i diritti economici e sociali di base, quali il diritto alla salute e il diritto allo studio.

Gli organismi internazionali che monitorano il rispetto dei diritti umani hanno sviluppato delle linee guida che gli stati dovrebbero seguire nell’implementazione delle politiche di austerità, per evitare di violare i propri obblighi di tutela e di realizzazione dei diritti umani. Queste prevedono ad esempio che le misure debbano essere ragionevoli, temporanee, non discriminatorie e proporzionate all’effettiva situazione di difficoltà; che vengano adottate soltanto una volta che sia stata appurata l’impraticabilità di soluzioni alternative e che debbano garantire almeno un livello minimo di fruizione dei diritti.

Nel 2012, di fronte alle pressioni dell’Unione europea per un contenimento del disavanzo dello stato, la Spagna ha promulgato il decreto reale 16/2012, finalizzato a contenere la spesa pubblica in ambito sanitario. Tale decreto ha limitato sensibilmente l’accesso ai servizi medici da parte dei migranti irregolari e ha ridotto in misura rilevante il numero di farmaci e di servizi sanitari esenti da un corrispettivo economico, prevedendo meccanismi di condivisione dei costi per gruppi di persone che, in precedenza, avevano accesso gratuito alle cure mediche. In un contesto economico già caratterizzato da un forte incremento della disoccupazione e della vulnerabilità finanziaria, tali misure hanno avuto un impatto pesante sulle fasce più deboli della popolazione, come i migranti irregolari, gli anziani, i disabili e le persone affette da malattie psichiatriche, rendendo per loro sempre più difficile accedere ai servizi sanitari di cui necessitano.

Per consultare la versione integrale di questo articolo e per sfogliare l’ultimo numero del nostro trimestrale IAMnesty

ACCEDI ALL’AREA RISERVATA

REGISTRATI