Avvocata cinese per i diritti umani rilasciata su cauzione

10 Maggio 2017

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Il rilascio su cauzione dell’avvocata cinese Xie Yang, disposto l’8 maggio da un tribunale della città di Changsha senza che peraltro venisse reso noto il verdetto, è una piccola notizia positiva nel contesto della repressione scattata nel luglio 2015 contro almeno 250 avvocati per i diritti umani in Cina.

Come successo in molti altri casi, è probabile che Xie sarà costantemente sorvegliata e subirà forti limitazioni di movimento.

Xie era stato arrestata il 9 luglio 2015 insieme alla sua famiglia e accusata di “incitamento a sovvertire i poteri dello stato”, imputazione comune a tantissimi altri attivisti per i diritti umani.

Durante il processo, che con un preavviso di appena 20 minuti è stato trasmesso live dalla piattaforma Weibo, Xie ha smentito di essere stata torturata come invece aveva riferito all’inizio del 2017 al suo avvocato – poi costretto a lasciare il caso per essere sostituito da un legale nominato dal tribunale – cui aveva parlato di interrogatori snervanti, pestaggi e privazione dell’acqua e del sonno.