Azerbaigian, imboscata a candidato dell’opposizione

14 Gennaio 2013

Tempo di lettura stimato: 2'

Amnesty International ha sollecitato un’inchiesta completa e indipendente su quello che appare essere stato un attacco orchestrato nei confronti di un esponente dell’opposizione, che pochi giorni prima aveva annunciato la sua intenzione di candidarsi alle elezioni presidenziali dell’ottobre 2013.

Il 13 gennaio 2013, Isa Gambar, leader del partito Musavat, si stava recando a un comizio nella città costiera meridionale di Lenkoran, quando l’auto su cui viaggiava e le altre al seguito sono state bloccate da una decina di veicoli. Oltre 100 persone hanno iniziato a lanciare uova e sassi. Questi ultimi hanno frantumato i vetri dell’automobile su cui era a bordo Gambar. Nove persone sono rimaste ferite, diverse delle quali a causa dei calci e dei pugni ricevuti; il vice leader del partito, Gulagha Aslanli, è stato investito da una vettura che gli è passata sopra al piede. Uomini in borghese, che sembravano dare indicazioni alla folla di facinorosi, hanno fermato un fotografo del partito, Mehman Karimov, rilasciato solo dopo essere stato costretto a consegnare la sua fotocamera.

Le forze di polizia presenti nella zona non sono intervenute. Alla fine, Gambar e i suoi accompagnatori sono riusciti a riprendere il cammino, non prima che un camion colpisse un veicolo e dopo essere stati inseguiti per alcuni chilometri da cinque automobili.

Amnesty International ha chiesto ai partner europei dell’Azerbaigian di chiedere spiegazioni su questo grave attacco e sui motivi per cui è stato lasciato che avesse luogo in modo indisturbato.