‘Azerbaigian: la repressione invisibile’. A Roma il 26 febbraio un incontro con Dinara Yunus, figlia di due tra i più noti dissidenti

18 Febbraio 2016

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Venerdì 26 febbraio a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana (corso Vittorio Emanuele II 349, dalle 17 alle 19), si svolgerà l’incontro ‘Azerbaigian: la repressione invisibile‘, con la testimonianza di Dinara Yunus, figlia di due dei più famosi dissidenti del paese, Leyla e Arif Yunus, entrambi scarcerati per motivi di salute.

All’incontro prenderanno anche parte Giuseppe Giulietti (presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana), Elena Gerebizza (Energy campaigner dell’associazione Re: Common), Simone Zoppellaro (giornalista dell’Osservatorio Balcani e Caucaso) e Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International Italia).

Altri incontri saranno promossi da Amnesty International in occasione della visita di Dinara Yunus in Italia: il 24 febbraio a Milano, il 25 a Firenze, il 29 a Palermo.

Amnesty International da tempo è preoccupata per il mancato rispetto delle autorità azere del loro obbligo internazionale di proteggere i diritti di libertà di espressione, associazione e riunione. Le voci di dissenso nel paese sono spesso oggetto di accuse penali inventate, aggressioni fisiche, molestie, ricatti e altre rappresaglie da parte delle autorità e dei gruppi ad esse associati. Le forze dell’ordine utilizzano regolarmente ed impunemente la tortura e altri maltrattamenti contro gli attivisti della società civile detenuti.

Amnesty International riconosce in Azerbaigian almeno 18 persone come ‘prigionieri di coscienza‘, in carcere solo per aver pacificamente esercitato i loro diritti alla libertà di espressione.