Bahrein, confermata la condanna di Nabeel Rajab, in carcere Zainab Al-Khawaja

12 Dicembre 2012

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L’11 dicembre 2012 una corte d’appello ha confermato, riducendola da tre a due anni, la condanna di Nabeel Rajab, presidente del Centro per i diritti umani del Bahrein, colpevole solo di aver preso parte a manifestazioni pacifiche contro il governo tra febbraio e marzo.

Amnesty International ha definito ‘insensata’ la condanna di un uomo che non avrebbe dovuto trascorrere neanche un giorno in carcere, emessa oltretutto il giorno dopo che il re del Bahrein aveva dichiarato che nel paese i diritti umani sono rispettati e che la libertà d’espressione e le riunioni pacifiche sono garantite per tutti.

La realtà è che il 30 ottobre il governo ha introdotto un divieto generale nei confronti di ogni protesta, che nei mesi scorsi decine di persone sono state arrestate per aver preso parte a manifestazioni e che i difensori dei diritti umani sono sottoposti a intimidazioni e, in alcuni casi, arrestati per aver svolto il loro legittimo lavoro o aver espresso le loro opinioni.

Il 9 dicembre un’altra attivista, Zainab Al-Khawaja, è stata arrestata in un complesso ospedaliero, mentre stava intervistando un manifestante ferito. È in carcere, in attesa dello sviluppo delle indagini ma nel frattempo è stata raggiunta, il 10 dicembre, da una nuova condanna a un mese di carcere per aver preso parte, a sua volta, a una manifestazione illegale.