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Una corte d’appello del Bahrein ha confermato la condanna a nove anni nei confronti dello sceicco Ali Salman, segretario generale del principale partito d’opposizione del Bahrein, la Società nazionale islamica, conosciuto con la denominazione “al-Wefaq”.
Ali Salman era stato condannato in primo grado nel 2015 a quattro anni di carcere. In appello, la condanna era stata più che raddoppiata. Nell’ottobre 2016 la Corte di cassazione aveva annullato la sentenza rinviando nuovamente il giudizio alla corte d’appello, che il 12 dicembre ha confermato i nove anni di carcere.
Per Amnesty International, Ali Salman è un prigioniero di coscienza, condannato unicamente per aver chiesto riforme e candidato il suo partito alla direzione del governo del Bahrein. Il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie si è associato alla richiesta di scarcerazione.
Il 15 dicembre è previsto il processo nei confronti di Nabil Rajab, il più noto difensore dei diritti umani del Bahrein, che rischia fino a 12 anni di carcere per aver denunciato via Twitter le torture nelle carceri del paese e aver condannato l’intervento militare dell’Arabia Saudita in Yemen.