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Nabil Rajab, uno dei più noti difensori dei diritti umani del Bahrein, è stato nuovamente arrestato la mattina del 13 giugno.
‘Questa notizia conferma che in Bahrein vige il criterio della tolleranza-zero contro il dissenso e l’attivismo pacifico, applicato attraverso misure arbitrarie come l’entrata e l’uscita dalle carceri’ – ha dichiarato James Lynch, vicedirettore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.
Amnesty International ha inoltre appreso che a un gruppo di cinque attivisti, comprendente anche un ex prigioniero di coscienza, è stato impedito di partire per la Svizzera, dove avrebbero dovuto prendere parte a una sessione del Consiglio Onu dei diritti umani.
‘Nelle ultime settimane è emerso chiaramente che alle autorità del Bahrein interessa poco di cosa il mondo pensa della situazione dei diritti umani nel paese, che si sta via via deteriorando e che esse non si fanno problemi nell’impedire agli attivisti di parlare a livello internazionale’ – ha concluso Lynch.