Bahrein, tolta la cittadinanza a 31 oppositori

6 Novembre 2012

Tempo di lettura stimato: 2'

Amnesty International ha definito ‘agghiacciante’ la decisione del governo dei Bahrein di togliere la cittadinanza a 31 oppositori tra cui esponenti politici, attivisti e leader religiosi, in quanto avrebbero recato ‘danno alla sicurezza dello stato’.

La legge sulla cittadinanza permette la revoca della nazionalità su ordine del re nei confronti di un cittadino che si renda responsabile di azioni del genere.

Il provvedimento ha colpito, tra gli altri, anche Jawad e Jalal Fairouz, già finiti in carcere per aver preso parte alle manifestazioni contro il governo del 2011, e Ali Hassan Mshaima, figlio dell’attivista e prigioniero di coscienza Hassan Mshaima.

A seguito di queste accuse del tutto generiche, coloro che avevano cittadinanza bahreinita sono stati resi apolidi. Amnesty International, sottolineando che privare arbitrariamente le persone della cittadinanza così come renderle apolidi è un atto contrario al diritto internazionale, ha sollecitato la revoca del provvedimento.