‘Ballata triste’ di Nada
vince il Premio Amnesty International Italia 2017

22 Marzo 2017

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“Ballata triste” di Nada è la canzone vincitrice per il 2017 del Premio Amnesty International Italia, indetto nel 2003 da Amnesty International e dall’associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente, in questo caso un brano sul femminicidio.

La premiazione si svolge a Rosolina Mare (Rovigo) domenica 23 luglio, nel corso della serata finale della 20esima edizione di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, festival in programma dal 20 al 23 luglio e che ospita anche lo storico concorso dedicato agli emergenti, il cui bando rimane aperto fino al 22 aprile sul sito.

La vincitrice Nada

“Non sono molto abituata a ricevere premi e le volte che mi è capitato ho sempre cercato di non esserci – ha dichiarato la vincitrice Nada ma il premio di Amnesty International mi fa davvero felice, soprattutto per questa mia canzone così tremendamente attuale. […] ‘Ballata Triste’ racconta di una giornata apparentemente normale che finisce in tragedia. L’ho scritta un giorno di getto dopo avere sentito per l’ennesima volta l’orrenda storia di un femminicidio. All’inizio non sapevo se registrarla, mi faceva male, ma poi ho pensato che anche in una canzone si possono raccontare sentimenti di ribellione verso situazioni così drammatiche”.

Le motivazioni del premio

“Le statistiche sulla violenza contro le donne sono sconvolgenti – ha commentato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International – Sezione Italiana –. Ma sono numeri ai quali, dopo lo stupore iniziale, si finisce col fare poco caso, a cui si finisce per assuefarsi. Per questo è importante parlare di persone, raccontare le loro storie, ognuno facendo uso dei propri mezzi espressivi, canzoni comprese. Canzoni come ‘Ballata triste’ di Nada, alla quale siamo grati per avere, con la sua sensibilità, dato un importante contributo nel far conoscere una realtà che dovremo, prima o poi, attraverso il nostro impegno giorno per giorno, riuscire a cancellare per sempre”.

I vincitori delle passate edizioni di Premio Amnesty International Italia

Nelle scorse edizioni il premio è stato assegnato a: “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, “Ebano” dei Modena City Ramblers, “Rwanda” di Paola Turci, “Occhiali rotti” di Samuele Bersani, “Canenero” dei Subsonica, “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, “Mio zio” di Carmen Consoli, “Genova brucia” di Simone Cristicchi, “Non è un film” di Fiorella Mannoia e Frankie HI-NRG, “Gerardo Nuvola ‘e povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzé e “Scendi giù” di Mannarino, “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato.

La giuria del Premio Amnesty International Italia

A scegliere il brano vincitore tra le 10 nomination è stata una giuria di esperti formata da: Alessandro Besselva Averame (Rumore), Ambrosia Jole Silvia Imbornone (Rockerilla), Andrea Laffranchi (Corriere della sera), Antonio Marchesi (Amnesty International), Carlo Mandelli (Ansa), Eleonora Avolio (Radio libera tutti), Elisa Orlandotti (Funny Vegan), Enrico de Angelis (storico della canzone), Enrico Deregibus (free lance), Fabrizio Galassi (Premio Italiano Videoclip Indipendente), Fausto Pellegrini (Rai news 24), Federica Palladini (elle.it), Federico Guglielmi (AudioReview, Blow Up), Francesca Cheyenne (RTL 102.5), Gianluca Polverari (Radio città aperta, Rockerilla), Gianmaurizio Foderaro (Direzione Radio Rai), Gianni Rufini (Amnesty International), Gianni Sibilla (Rockol), Giò Alajmo (giornalista), Giordano Sangiorgi (Mei), Giulia Caterina Trucano (Rolling Stone), Giuseppe Antonelli (Radio 3), John Vignola (Radio 1), Marco Cavalieri (Radiorock.to TRS 102.3), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Paolo Pasi (Tg3), Renzo Stefanel (Rockit), Riccardo Noury (Amnesty International), Roberta Balzotti (Rai), Savino Zaba (Rai 1 Radio 2), Timisoara Pinto (Radio1 King Kong), Tiziana Barillà (Left), Valeria Rusconi (Repubblica Espresso), Valerio Corzani (Radio 3).