Ballata triste

20 Luglio 2017

©silva rotelli

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Nada ha vinto il Premio Amnesty 2017 con “Ballata triste”, un testo dedicato al tema della violenza domestica. Il 23 luglio sarà sul palco di Voci per la libertà a Rosolina Mare per ritirare il premio.

Non è la prima volta che ti interessi del tema del femminicidio e hai raccontato le storie di tante donne nelle tue canzoni e nei tuoi libri. Dal tuo punto di vista dove ha le sue radici questo problema e cosa a livello sociale occorrerebbe cambiare?

Come tutti, quando sento queste notizie disastrose mi faccio delle domande. Spesso questa violenza avviene quando un amore finisce tra due persone ma le donne non uccidono gli uomini quando vengono lasciate. Allora come mai c’è questa differenza, questa non accettazione delle scelte delle donne? Forse viene da lontano, da questo dominio, questa possessività, quest’aggressività che l’uomo deve sempre avere sulla donna, in tutti i settori. E questo si ricollega anche all’emancipazione della donna, al riconoscimento dei suoi pieni diritti e dell’uguaglianza tra uomo e donna. È un problema sociale che viene da secoli di storia e che ancora non è superato. La violenza dimostra che la parità ancora non esiste. Questa può essere una chiave di lettura. Per cambiare, io penso che l’educazione sia cruciale, nelle famiglie, nelle scuole. Occorre educare le persone al rispetto, a saper reagire anche alle difficoltà, a gestire i sentimenti.

Penso anche viviamo in un isolamento pericoloso, non c’è più molta comunicazione tra le persone, molta solidarietà e quando succedono queste cose uno non ha appigli e reagisce in solitudine.

Leggi l’intervista integrale.

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