Barometro dell’odio – Elezioni 2022

ODIO IN RETE: IL CATTIVO ESEMPIO DELLA POLITICA

Il 9% dei post Facebook e dei tweet pubblicati dai politici è offensivo, discriminatorio o hate speech. A rilevarlo la sesta edizione del Barometro dell’odio, dedicata alle elezioni politiche 2022. A detenere il primato la coalizione del centro-destra, che ricorre al linguaggio dell’odio con una frequenza maggiore rispetto alle altre forze politiche.

Quattro contenuti problematici su dieci sono attacchi sferrati da politici ad altri politici.

Tra un insulto e l’altro, compaiono i diritti umani: meno di 1 post e tweet su 4 è dedicato a essi e, spesso, non in chiave costruttiva. Tra i gruppi di persone più spesso bersaglio dei messaggi discriminatori dei politici le persone con background migratorio, il mondo della solidarietà, la comunità musulmana e quella Lgbtqia+. Ma emerge anche una discriminazione di tipo classista, che colpisce chi si trova in svantaggio socio-economico.

I dati