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Amnesty International e altre 15 organizzazioni per i diritti umani internazionali e bielorusse hanno sollecitato il Consiglio Onu dei diritti umani a convocare urgentemente una sessione speciale sull’attuale crisi dei diritti umani in Bielorussia, le cui autorità hanno scatenato una repressione di massa all’indomani del contestato esito delle elezioni presidenziali.
Le 16 Ong hanno anche chiesto al Consiglio di istituire un meccanismo indipendente d’indagine sulle violazioni dei diritti umani in corso dal 9 agosto.
Secondo dati forniti dalle autorità di Minsk, dal 9 all’11 agosto sono stati arrestati almeno 6700 manifestanti. Il Centro per i diritti umani “Viasna” ha denunciato almeno 450 casi di tortura ai danni dei detenuti, tra cui pestaggi, umilazioni di varia natura e minacce di stupro e di altre forme di violenza.
Sebbene dal 12 agosto gli arresti di massa siano cessati e i detenuti siano stati rilasciati, le minacce rivolte dal presidente Lukashenka nei confronti dei manifestanti e il dispiegamento delle forze armate a Minsk e in altre parti del paese fanno temere un ritorno della violenza di stato e ulteriori violazioni dei diritti umani.