Bielorussia, ancora ingiustizie contro Raman Pratasevich e Sofia Sapega

28 Giugno 2021

© Michal Fludra/NurPhoto/Getty

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In reazione alle notizie secondo cui il giornalista Raman Pratasevich e la sua compagna Sofia Sapega sono stati trasferiti dal regime di detenzione preventiva agli arresti domiciliari in Bielorussia, Marie Struthers, direttrice di Amnesty International per l’Europa orientale e l’Asia centrale, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sebbene agli arresti domiciliari, Raman Pratasevich e Sofia Sapega restano detenuti ingiustamente da parte del governo di Alyaksandr Lukashenka. Sono stati arrestati illegalmente e processati arbitrariamente per reati inesistenti e non sarà fatta giustizia fino a quando non verranno rilasciati senza condizioni”.

Questa sembra essere una manovra cinica delle autorità bielorusse per ottenere la cancellazione delle sanzioni internazionali che sono state imposte in seguito agli arresti di Raman e Sofia. Nell’ultimo anno, il mondo ha assistito con orrore al governo di Alyaksandr Lukashenka che annientava le critiche pacifiche con una crudeltà inenarrabile e questo trasferimento agli arresti domiciliari non cambia nulla. Ribadiamo la nostra richiesta alla comunità internazionale di fare tutto il possibile per mettere fine alla crisi umanitaria in Bielorussia”.

Chiediamo alle autorità bielorusse di rilasciare Raman Pratasevich e Sofia Sapega immediatamente e incondizionatamente. Devono consentire loro di lasciare la Bielorussia se lo desiderano. Se invece desiderano restare nel paese, le autorità devono garantire loro che non si verificheranno ulteriori rappresaglie nei loro confronti”.

Ulteriori informazioni

La mattina del 25 giugno, il padre di Raman Pratasevich, Dmitry, ha riferito che suo figlio e la compagna di quest’ultimo, Sofia Sapega, erano stati trasferiti agli arresti domiciliari. Dmitry Pratasevich ha dichiarato che non era stato ancora consentito né a lui né a sua moglie di vedere la coppia.

Il 23 maggio, Raman Pratasevich, ex caporedattore dei canali Telegram NEXTA e NEXTA Live, era stato arrestato all’aeroporto di Minsk, dopo che il volo diretto in Lituania su cui viaggiava era stato costretto a un atterraggio di emergenza, scortato da un MiG-29 delle forze aeree bielorusse. La sua compagna Sofia Sapega, cittadina russa, è stata arrestata insieme a lui.

La coppia è stata accusata di “incitamento a disordini di massa”, “gravi violazioni dell’ordine pubblico” e “incitamento all’odio sociale” nei confronti di pubblici ufficiali e agenti di polizia, reati per i quali sono previsti fino a 15 anni di carcere. Le accuse sono false e collegate alle manifestazioni pacifiche di massa che sono state brutalmente represse dalle autorità. Alla fine di maggio e all’inizio di giugno, la televisione di stato bielorussa ha mandato in onda le “confessioni” di Raman Pratasevich e Sofia Sapega; secondo Amnesty International si tratta di confessioni forzate e rilasciate sotto costrizione, il che, per il diritto internazionale, equivale a maltrattamento.