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Amnesty International ha chiesto alle autorità della Bielorussia il rilascio immediato e incondizionato di tutte le persone arrestate prima e durante le proteste pacifiche della “Giornata della libertà” del 25 marzo.
Gli osservatori di Amnesty International presenti nella capitale Minsk hanno assistito all’arresto di oltre 20 persone in viale dell’Indipendenza, nei pressi dell’Accademia delle scienze. Sono stati anche testimoni dell’uso eccessivo della forza da parte della polizia, tra cui i pugni inferti a un’anziana donna prima dell’arresto.
La mattina del 25 marzo la polizia aveva fatto irruzione negli uffici della prestigiosa associazione bielorussa per i diritti umani “Viesna” e sottoposto a fermo – allo scopo di impedirne la partecipazione alla manifestazione – 60 persone tra osservatori sui diritti umani, esponenti della società civile e membri dell’opposizione.
Il 21 marzo il presidente Lukashenko aveva accusato organizzazioni “occidentali” di aver finanziato le proteste allo scopo di provocare “incidenti e spargimento di sangue” e aveva annunciato l’arresto di 20 “combattenti” che stavano “preparando provocazioni armate” in occasione del 25 marzo.
Da metà febbraio nel paese sono in corso proteste pacifiche contro un decreto presidenziale che intende porre fine al “parassitismo sociale” esigendo da centinaia di migliaia di persone il pagamento di una sorta di tassa sulla disoccupazione.