Bielorussia: manifestante pacifico picchiato dalla polizia muore in ospedale

13 Novembre 2020

Natalia Fedosenko\TASS via Getty Images

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Raman Bandarenka, un artista di 31 anni residente a Minsk, la capitale della Bielorussia, è deceduto in ospedale la sera del 12 novembre.

Secondo notizie di stampa, uomini camuffati e senza segni di identificazione che si erano recati nel suo quartiere per rimuovere bandiere e nastri di protesta, hanno caricato Bandarekna su un furgone dopo aver avuto con lui un’accesa discussione sull’operazione in corso.

Alcune ore dopo Bandarenka è stato portato in ospedale, privo di conoscenza, con ferite alla testa e un collasso polmonare. I medici non hanno potuto salvarlo.

La portavoce della polizia di Minsk ha parlato di una “rissa”, plaudendo a quei “cittadini coscienziosi che cercano di ripristinare l’ordine pubblico” e che si sarebbero trovati loro malgrado coinvolti nella “rissa”.

Negli ultimi mesi le autorità bielorusse hanno lasciato mano libera a bande di persone camuffate e in borghese per attaccare violentemente i manifestanti pacifici. Si ritiene, e spesso si è avuta conferma, che si tratti di agenti delle forze di sicurezza.

Nessuno di loro è stato mai indagato né tanto meno processato.

Le autorità bielorusse continuano a governare col terrore e a colpire con la violenza e il carcere chi dissente pacificamente dal loro operato. Chiediamo l’apertura immediata di un’indagine rapida, approfondita, imparziale e indipendente sull’uccisione di Bandarenka“, ha dichiarato Marie Struthers, direttrice per l’Europa orientale e l’Asia centrale di Amnesty International.