Bielorussia, parla di diritti alla laurea: 15 giorni di carcere

2 Luglio 2021

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Il 29 giugno Katsyaryna Vinnikava, studentessa di Giurisprudenza all’Università statale della Bielorussia, ha terminato la discussione della sua tesi di laurea con queste parole:

“Auguro a ognuna e ognuno di noi di amare, difendere e promuovere il primato della legge con l’onore e la dignità di un vero avvocato, a prescindere dalle attuali difficoltà e di quelle che verranno. Apprendete la legge, credete nella legge! Vi prego di ricordare che la legge è l’arte della gentilezza e della giustizia e che la gentilezza, la ragione e la dignità umana quando sono unite vincono sempre!”

Katsyaryna Vinnikava ha poi proseguito onorando coloro “che col loro esempio hanno mostrato cosa significa essere un avvocato e cos’è la legge”, facendo i nomi degli ex docenti Alena Basalay e Alena Layeuskaya, licenziati a causa delle loro opinioni, e dell’avvocato Maksim Znak, arrestato nel settembre 2020 per “cospirazione per prendere il potere” e “creazione di un gruppo estremista”.

Il giorno dopo è stata convocata in un ufficio del dipartimento per gli Affari interni della capitale Minsk e interrogata per sette ore, in assenza del suo avvocato.

La mattina del 1° luglio è stata incriminata per “svolgimento di un raduno non autorizzato” e, 24 ore dopo, è stata condannata a 15 giorni di detenzione amministrativa, da scontare nel famigerato centro detentivo di Akrestsina.

La stanza dell’ostello universitario dove alloggiava è stata perquisita e da lì è stato portato via il suo computer.