Bielorussia, procedimento giudiziario di massa contro oltre 200 manifestanti pacifici

4 Novembre 2020

Natalia Fedosenko\TASS via Getty Images

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Le autorità giudiziarie della Bielorussia hanno avviato procedimenti giudiziari di massa contro 231 manifestanti pacifici arrestati il 1° novembre nella capitale Minsk. Rischiano fino a tre anni di carcere per “organizzazione o preparazione di attività che violano gravemente l’ordine pubblico“, ai sensi dell’articolo 342 del codice penale.

Nell’atto di accusa si legge che gli indagati hanno preso parte a “un’azione non autorizzata” che “ha causato danni all’infrastruttura cittadina e a un veicolo della polizia” e “ha ostacolato i mezzi del trasporto pubblico e il lavoro delle organizzazioni“.

Le autorità bielorusse temono chiaramente la libertà di manifestazione pacifica al punto da criminalizzarla del tutto con l’apertura di un unico procedimento contro 231 persone. La manifestazione del 1° novembre era stata chiamata ‘Marcia contro il terrore” e ora quel terrore si abbatte ancora di più su chi vi ha preso parte“, ha dichiarato Denis Krivosheev, vicedirettore per l’Europa orientale e l’Asia centrale di Amnesty International.

Definendo ufficialmente criminali centinaia di persone che avevano preso parte a una manifestazione pacifica, le autorità di Minsk hanno mostrato il loro profondo disprezzo per i diritti umani e le libertà fondamentali. Questo procedimento giudiziario è del tutto assurdo e costituisce un pericoloso precedente. Dev’essere archiviato immediatamente“, ha aggiunto Krivosheev.

Chiediamo ai governi del mondo di rispondere a questo circolo vizioso di oppressione e acuta ingiustizia premendo sulle autorità della Bielorussia affinché garantiscano il rispetto dei diritti umani e lascino esercitare ai cittadini e alle cittadine del paese i loro diritti e le loro libertà senza rappresaglie come questa“, ha concluso Krivosheev.