Boko haram, la campagna di sequestri non si ferma

14 Aprile 2017

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Il gruppo armato Boko haram deve liberare le ragazze ancora sotto sequestro e rapite ormai tre anni fa nella scuola di Chibok e le centinaia di altre rapite nel nord-est del paese.

Boko haram continua a rapire donne, ragazze e ragazzi che vengono spesso sottoposti a terribili violenze, tra cui stupri e pestaggi, e costretti a compiere attentati suicidi. Purtroppo, molti di questi rapimenti vengono ignorati dai mezzi d’informazione e questo fa sì che le famiglie perdano ogni speranza di riabbracciare i loro cari“, ha dichiarato Makmid Kamara, direttore ad interim di Amnesty International Nigeria, in una nota stampa.

Continuiamo a chiedere, con la campagna #BringBackOurGirls, al governo nigeriano di assicurare il massimo impegno per tutte le persone rapite e a fornire adeguato sostegno alle famiglie.

Boko Haram compie questi terribili rapimenti e altri attacchi, alcuni dei quali costituiscono crimini di guerra su scala quasi quotidiana. Occorre fermarli. Oggi ricordiamo le ragazze di Chibok e siamo solidali con le loro famiglie così come le migliaia di altre persone rapite, uccise o rese profughe dal gruppo armato“, ha proseguito Kamara.

I casi di rapimento da parte di Boko haram

Dall’inizio del 2014, abbiamo documentato almeno altri 41 casi di rapimenti di massa da parte di Boko haram. Se da un lato il governo nigeriano sta facendo notevoli sforzi per liberare le 195 ragazze ancora nelle mani del gruppo armato, le vittime di sequestri di massa meno noti non beneficiano di altrettanto sostegno.

Il governo nigeriano sta facendo passi avanti nel recupero di zone precedentemente controllate da Boko haram ma molto di più deve essere fatto per impedire ulteriori rapimenti e attentati e per fornire sostegno adeguato a tutte le persone liberate o fuggite dalla prigionia“, ha sottolineato Kamara.

Il gruppo armato Boko haram

Le nostre ricerche dimostrano che Boko haram si è reso responsabile di crimini di guerra e crimini contro l’umanità rimasti impuniti.

Dal 2009 sta portando avanti una violenta campagna di uccisioni, attentati, rapimenti e saccheggi su scala quasi quotidiana contro la popolazione civile del nord-est della Nigeria, soprattutto contro i civili intrappolati nelle aree sotto il suo controllo.

Nell’aprile 2014 ha rapito 276 studentesse della scuola secondaria pubblica di Chibok. Questi rapimenti sono un elemento costante della strategia di Boko haram. Il 14 aprile 2015 Amnesty International ha pubblicato un ampio rapporto in cui ha documentato 38 casi del genere.

Dall’aprile 2015 migliaia di donne, uomini, ragazzi e ragazze rapiti dal gruppo armato sono stati liberati o sono riusciti a fuggire dalla prigionia, ma altre migliaia di civili rimangono tuttora nelle loro mani.

La sanguinosa insurrezione di Boko haram e l’offensiva delle forze di sicurezza per fermarla hanno causato la fuga di oltre due milioni di persone nel nord-est della Nigeria e condotto moltissime persone sull’orlo della fame. È fondamentale, per il bene della popolazione nigeriana, che i responsabili di queste atrocità siano portati di fronte alla giustizia“, ha concluso Kamara.