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Il 28 settembre un tribunale brasiliano ha annullato le condanne inflitte a 74 agenti della polizia militare per il massacro di 111 detenuti, avvenuto nel 1992 nella prigione Carandiru di São Paulo.
‘Dopo 24 anni, ecco che 111 prigionieri sono stati uccisi senza che nessuno sia stato giudicato responsabile. Questo è lo stato dei diritti umani in Brasile’ – ha dichiarato Atila Roque, direttore generale di Amnesty International Brasile.
Secondo la versione ufficiale, la polizia militare entrò nel blocco 9 di Carandiru per sedare una rissa tra detenuti. In seguito e nonostante la distruzione delle prove, emerse con ogni evidenza che gli agenti avevano deliberatamente ucciso 111 detenuti.