Bullismo e diritti umani: il nostro impegno concreto contro la discriminazione

6 Febbraio 2018

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Una persona che è stata vittima di bullismo durante l’infanzia o l’adolescenza, da adulta può presentare gravi problemi come: rifiuto scolastico, riduzione dell’autostima, attacchi d’ansia, depressione, disturbi del sonno, isolamento, paura di uscire di casa e somatizzazioni dovute alla condizione di stress.

È partendo da questa considerazione che abbiamo deciso di impegnarci a fondo per contrastare un fenomeno dalle proporzioni sempre più estese e preoccupanti.

Il bullismo e il cyberbullismo sono forme di violenza o comportamenti aggressivi perpetrati nel corso del tempo e caratterizzati da uno squilibrio di potere che viene espletata attraverso la forza o – nel caso del cyberbullismo – l’uso di internet e delle tecnologie digitali.

La vittima può subire prevaricazioni e violenze attraverso: minacce, offese e prese in giro tramite messaggi di testo, chat, messaggi su social network, email e blog; offese e prese in giro attraverso la condivisione online di immagini; appropriazione di identità o contenuti personali online; esclusione da gruppi o chat online.

Accrescere la sensibilità e la responsabilità dei giovani sul tema del cyberbullismo può fare la differenza, per questo il ruolo della scuola e dei docenti ed educatori è cruciale nella prevenzione e nel contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.

Ecco come abbiamo deciso di impegnarci a fondo per contrastare un fenomeno dalle proporzioni sempre più estese e preoccupanti.

Perché ci battiamo contro il bullismo

Consideriamo il bullismo una violazione dei diritti umani in quanto lede la dignità di chi lo subisce ed è contrario a principi fondamentali quali l’inclusione, la partecipazione e la non discriminazione.

Il nostro intervento nelle scuole è avvenuto tramite una collaborazione con tre istituti italiani: l’Istituto Marie Curie di Napoli, il liceo Einstein di Torino e l’Istituto “via di Saponara 150” di Roma.

In un percorso durato quasi due anni, supportati da nostri esperti, i docenti e gli alunni hanno analizzato il fenomeno della discriminazione e del bullismo nella propria scuola condividendo tra loro e con i colleghi europei strategie di prevenzione e di contrasto.

Abbiamo cercato di lavorare sulla definizione dei concetti di bullismo e di discriminazione, sull’importanza del dialogo e sulla gestione non violenta dei conflitti. L’obiettivo è stato quello di favorire in tutte le componenti scolastiche una maggiore consapevolezza di sé e della relazione con gli altri, così da saper riconoscere e prevenire nuovi episodi di discriminazione e bullismo.

Ecco come abbiamo deciso di impegnarci a fondo per contrastare un fenomeno dalle proporzioni sempre più estese e preoccupanti.

Le azioni pratiche nelle scuole

Grazie al lavoro di squadra e a workshop dedicati, con le componenti scolastiche siamo riusciti a creare una mappa della scuola, individuando i luoghi considerati a rischio bullismo e discriminazione e trovare insieme strategie di prevenzione e contrasto.

L’impegno degli attivisti

Per aiutare studenti, insegnanti e personale non docente a elaborare soluzioni per migliorare l’ambiente scolastico in cui vivono, i nostri attivisti hanno organizzato laboratori esperienziali in cui sono state elaborate proposte di attivazione, che in seguito sono servite come base per la realizzazione di interventi concreti.
Al termine degli incontri è stato chiesto ai partecipanti di riflettere su come migliorare la situazione della propria scuola.

Parallelamente al percorso formativo, si è costituto all’interno della scuola un gruppo di lavoro misto, costituito da docenti, studenti e personale parascolastico, con il compito di raccogliere il materiale prodotto durante i corsi, elaborare strategie di prevenzione e contrasto alla discriminazione e al bullismo e migliorare l’ambiente scolastico.

Il gruppo misto ha raccolto tutto il materiale prodotto durante i percorsi di formazione evidenziando i luoghi all’interno dei quali avvengono con maggiore frequenza episodi di discriminazione e bullismo e gli interventi utili a renderli “luoghi sicuri”.

Palestra e Spogliatoi

Durante l’ora di educazione fisica gli studenti non sono sorvegliati e la compresenza di più classi nella stessa ora facilita lo sviluppo di episodi di bullismo, soprattutto di stampo omofobo.

Bagni

Sono considerati il luogo dove si verificano il maggior numero di episodi di bullismo e di discriminazione.

Aula magna

Le assemblee di istituto all’interno delle quali sono presenti studenti di diverse età, spesso non sono sorvegliate dal personale parascolastico e diventano teatro di episodi di discriminazione e bullismo. Tra le attività svolte regolarmente nell’aula magna, il cineforum è stato indicato come uno dei momenti più a rischio a causa della scarsa illuminazione e dell’elevato numero di studenti presenti.

Ambienti a rischio bullismo: le nostre azioni

Dopo aver individuato i luoghi della scuola in cui avvengono episodi di bullismo e discriminazione, i membri del gruppo misto hanno elaborato diverse tipologie di azione per migliorare l’ambiente scolastico, sia dal punto di vista fisico che sociale e culturale.

Per gli ambienti considerati a rischio è stata pensata una riqualificazione che prevede, tra l’altro, la cancellazione di messaggi o scritte di tipo discriminatorio dai muri e la riparazione di spazi danneggiati o in condizioni di degrado.

In ognuno dei luoghi considerati non sicuri si è deciso di installare una “cartellonistica intelligente” attraverso la quale, grazie all’uso di immagini e testi, si ricorda l’importanza di tenere un comportamento non discriminatorio e rispettoso delle differenze.

I docenti si sono impegnati ad inserire all’interno delle proprie materie, compatibilmente con la programmazione ministeriale, percorsi didattici di educazione ai diritti umani, avvalendosi di materiali e del supporto di nostri esperti e di altre associazioni presenti sul territorio.