Buon compleanno Idil!

11 Ottobre 2017

Tempo di lettura stimato: 3'

Il tempo che sto passando in prigione mi convince sempre di più sulla necessità di difendere i diritti umani – Idil

Idil Eser si sta preparando a passare un compleanno diverso. Il 14 ottobre sarà ancora nella cella numero 9 del carcere di Silivri, in Turchia.

Direttrice di Amnesty Turchia, Idil è accusata insieme ad altri difensori dei diritti umani di terrorismo. Imputazioni assurde che nascondono una volontà chiara delle autorità turche: ridurre al silenzio ogni opposizione e ogni forma di dissenso, anche a scapito di chi è impegnato a difendere i diritti umani.

Dal carcere Idil ci ha raccontato il suo stato d’animo, quello che pensa e che sta vivendo in questi lunghissimi giorni.

Voglio ringraziare tutti i sostenitori di Amnesty International e voglio mandare i miei ringraziamenti più sentiti a tutte quelle persone che ci stanno supportando con le loro firme e, soprattutto, ai miei colleghi di Amnesty Turchia che stanno continuando il loro lavoro con grandi sacrifici e difficoltà.

Ringrazio i miei amici, siete la mia famiglia. Vi sono grata e sono sicura che molte persone vorrebbero avere fratelli come voi. Mi dispiace avervi messo in pericolo.

Sono anche molto dispiaciuta per i problemi che sto causando ai miei colleghi, che devono occuparsi del mio caso insieme agli altri. Spero di essere con voi molto presto.

In questo processo sono fermamente convinta che la difesa da parte di Amnesty International dei diritti umani in tutto il mondo sia fondamentale. Ho sempre creduto nei metodi e nella missione della nostra organizzazione e nel valore dei diritti umani: continuerò a crederci.

Sono orgogliosa di essere il direttore di Amnesty in Turchia. In particolare, credo che organizzazioni come la nostra siano indispensabili in un mondo in cui dominano i conflitti e il razzismo.

Mi rallegra sapere che la nostra storia abbia rafforzato la solidarietà tra le organizzazioni che difendono i diritti umani.

Mi manca la musica, il mio gatto.

Mi manca essere con i miei amici.

Mi manca il mio ufficio.

Nonostante tutto, sto bene, non preoccupatevi per me, ma continuate a lottare in difesa dei diritti!

Idil

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Festeggia il compleanno di Idil

In vista del compleanno di Idil sono centinaia gli attivisti che hanno voluto ricordare questa ricorrenza e dare un messaggio di solidarietà alla direttrice di Amnesty International Turchia.

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Dal carcere Idil ci ha raccontato quello che sta vivendo in questi lunghissimi giorni.

Fino a 16 anni di carcere

Idil Eser, direttrice di Amnesty International Turchia, è stata arrestata dalla polizia turca alle 10 di mattina del 5 luglio in un albergo dell’isola di Büyükada, al largo di Istanbul. Stava seguendo un corso di formazione insieme ad altri sette attivisti per i diritti umani e 2 formatori. Anche loro sono stati arrestati e per oltre 28 ore – quattro in più rispetto a quanto consentito dalla legge turca – non hanno potuto contattare i loro avvocati e, sempre in contrasto con la normativa del paese, neanche i loro familiari.

Per 24 ore Idil è rimasta in isolamento.

Poche settimane prima dell’arresto della direttrice di Amnesty International Turchia era finito in carcere Taner Kılıç.

Il presidente di Amnesty International Turchia è accusato insieme ad altri 22 avvocati di avere legami col movimento di Fethullah Gülen.

L’accusa ha chiesto fino a 16 anni per Idil e per gli altri difensori dei diritti umani ancora in carcere da più di 100 giorni.

Chiedi anche tu il rilascio immediato per tutti i difensori dei diritti umani detenuti in Turchia.

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Dal carcere Idil ci ha raccontato quello che sta vivendo in questi lunghissimi giorni.

Dopo il tentato colpo di stato in Turchia del luglio 2016 sono decine di migliaia le persone – tra cui medici, agenti di polizia, insegnanti, docenti universitari e soldati – etichettate come “terroristi” ed estromesse dal settore pubblico, che oggi lottano per la sopravvivenza.