Patrick George Zaki, attivista e ricercatore egiziano, ex prigioniero di coscienza, ha trascorso 22 mesi nelle carceri del suo paese esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.
Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki, studente del Gemma (Master Erasmus Mundus che si occupa di “Women’s and Gender Studies”) dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, viene fermato all’Aeroporto del Cairo, appena atterrato con un volo proveniente dall’Italia. Nel suo paese avrebbe dovuto trascorrere solo una vacanza in compagnia dei suoi cari in una breve pausa accademica. E invece inizia l’incubo.
Dopo diverse ore di sparizione forzata, ricompare il giorno dopo, 8 febbraio, di fronte alla procura della città di Mansura per la convalida dell’arresto. Il mandato di cattura contiene le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.
Dopo estenuanti rinvii, le prime due udienze del processo si tengono però solo a luglio del 2020. Dopo l’enorme mobilitazione che attraversa tutta l’Italia e non solo, il 7 dicembre 2021 il tribunale pone fine alla detenzione preventiva e dispone la sua scarcerazione.
Il volto sorridente di Patrick Zaki è noto in tutta Italia, la sua storia è entrata nel cuore dell’intera società civile. Abbiamo lanciato la campagna “FreePatrickZaki” dopo la decisione da parte delle autorità egiziane di lasciare Patrick in detenzione preventiva, una decisione senza alcun fondamento giuridico in quanto non vi era pericolo di fuga, né di reiterazione dei “reati” né di inquinamento delle “prove”.
Abbiamo lanciato una mobilitazione nazionale con i suoi compagni di studi, con i suoi amici di sempre ed Patrick è diventato uno di noi. Sono state oltre 635 le mobilitazioni in suo favore negli anni della campagna, oltre 150 gli incontri di lobby per fare pressione sulle autorità.
“FreePatrickZaki” è diventata la richiesta di tanti enti locali, comuni, università e altri luoghi di cultura del nostro paese che hanno esposto lo striscione, la sagoma o comunque un simbolo per chiedere libertà per Patrick Zaki.
Le associazioni che hanno aderito alla nostra campagna sono: A Buon Diritto, Antigone, Arci Nazionale, CGIL Nazionale, FNSI, USIGRAI, CILD2014, Articolo 21, APIQA CGIL Comitato Direttivo Nazionale, Festival dei Diritti, Arci Trentino AA, Rete degli Studenti Medi Trento, Sanbaradio, CGIL Trentino AA, Presidio Universitario Libera “Celestino Fava” – Trento, “Deina Trentino Alto Adige”, Anpi Trentino AA, Forumpace Trentino, Monticello che Vorrei, Monticello VI.
Le università che hanno aderito alla nostra campagna sono: Università di Trento, Alma Mater di Bologna, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Università di Teramo, Università di Messina, Università di Pisa, Università di Sassari, Scienze Politiche, Università di Cagliari, Università di San Marino, Università di Forlì, Università La Sapienza, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università degli Studi di Catania, Università politecnica delle Marche, Biblioteca Centro per la Pace di Forli, Biblioteca Studi Umanistici Dante Alighieri, Biblioteca di Scienze Politiche Università di Cagliari, Biblioteca civica Anna Frank Borgo San Dalmazzo, Biblioteca Marco Costa Università Sapienza – Polo Pontino.
I comuni e le regioni che hanno aderito alla nostra campagna sono: Abbadia San Salvatore, Albinea, Alcamo, Arco, Avellino, Avigliano, Bari, Benevento, Bernalda, Besenello, Bologna, Bomporto, Brescia, Bussoleno, Calci, Caldonazzo, Camogli, Campi Bisenzio, Campobasso, Capraia e Limite, Carpineti, Casalgrande, Caserta, Castel Maggiore, Castel San Giorgio, Cavallermaggiore, Ceregnano, Cervia, Chiari, Chieti, Ciampino, Collegno, Cologne, Crotone, Desenzano del Garda, Dolo, Enna, Fabbrico, Fano, Fermo, Ferrandina, Ferrara, Filiano, Firenze, Fragneto L’Abate, Galatone, Gardone Val Trompia, Imola, Isola Capo Rizzuto, Ittiri, La Spezia, L’Aquila, Lecce, Lerici, Locate Triulzi, Mantova, Margarita, Marzabotto, Matera, Milano, Molfetta, Moncalvo, Montella, Morbegno, Napoli, Novara, Ome, Padova, Palermo, Passirano, Pero, Perosa Argentina, Pertosa, Perugia, Pieve Di Cento, Pinerolo, Pomarolo, Pomigliano d’Arco, Portici, Porto Mantovano, Portogruaro, Poviglio, Prato, Quarrata, Quattro Castella, Reggio Emilia, Roma, Rosignano, Rovereto, Rovito, Rubiera, San Donato Milanese, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, San Severino Marche, San Sperate, Santo Stefano Magra, Sesto Fiorentino, Sinnai, Taranto, Taviano, Teramo, Tollo, Torino, Torre Santa Susanna, Trapani, Trinità, Urbisaglia, Valsamoggia, Vezzano Ligure, Vimercate, Vitulano, Zola Pedrosa, Zollino. Le regioni sono: Emilia Romagna, Liguria e Toscana.
Anche tante artiste e artisti hanno sostenuto la campagna fin dal principio.
Sono più di 10.000 gli studenti e gli insegnanti entrati in azione per chiedere la liberazione di Patrick Zaki che li ha voluti ringraziare così:
“I messaggi degli studenti delle scuole sono stati fondamentali per aiutarmi a resistere. Li leggevo sempre quando mi sentivo giù. Li ho riletti centinaia di volte perché mi facevano stare bene e capivo che le cose stavano cambiando davvero.”
Guarda le foto dell’azione di solidarietà realizzata nelle scuole:
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A sostegno della campagna “FreePatrickZaki”, nel 2021 è stata lanciata una edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow“, ideata da Amnesty International Italia, dal festival salentino Conversazioni sul futuro dell’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano e l’Associazione Articolo 21, con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
L’obiettivo del contest era quello di unirsi, con il linguaggio dell’arte e della creatività, alle donne e agli uomini che nel mondo chiedevano a gran voce l’immediata liberazione dello studente in carcere nel suo paese come prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.
L’iniziativa aveva ottenuto l’adesione delle amministrazioni comunali di Bologna, Bari, Brindisi, Lecce, Napoli, Palermo, Taranto e Torino, della Scuola Normale Superiore di Pisa e delle Università di Catania e del Salento, di ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia, USIGRAI – Unione Sindacale Giornalisti Rai, FNSI – Federazione della stampa nazionale italiana, LegaCoop Puglia, di altri partner pubblici e privati che si stanno aggiungendo, della maratona musicale Voci x Zaki – Voci x la libertà e con il sostegno attraverso tanti messaggi e condivisioni social di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come, tra le altre, Paolo Fresu, Alessandro Bergonzoni, Edoardo Winspeare, Subsonica, Luca Barbarossa. Un messaggio era arrivato anche dallo staff di GEMMA, il master dell’Università di Bologna.
La giuria era composta dalle giornaliste Annalisa Camilli, Francesca Mannocchi, Marta Serafini, Laura Cappon, dal giornalista Riccardo Luna, dalla designer canado-italiana, advisor di Poster for Tomorrow Ginette Caron, dall’architetto, designer e curatore indipendente Marco Rainò, dall’artista e attivista Gianluca Costantini, dalla graphic journalist italotunisina Takoua Ben Mohamed, dall’attivista Maryam Al Khawaja (Bahrein), dall’artista e attivista iraniano che vive e lavora in Francia Kianoush Ramezani e da un gruppo di designer e graphic designer formato da Marisa Gallen (Spagna), Cédric Gatillon (Francia), Mila Mars Melank (Bosnia ed Erzegovina), Francesco Poroli (Italia), Pavel Pisklakov (Russia), Teresa Sdralevich (Belgio), Agnieszka Ziemiszewska (Polonia).
L’Associazione Figurine Forever nel 2021 ha lanciato progetto “Fumetto Forever Card #5” realizzando delle figurine con l’immagine di Patrick Zaki con la maglia del Bologna.
Fondamentale la disponibilità di Gianluca Costantini, fumettista tra i più quotati nel genere graphic journalism, che in tante occasioni ha sostenuto con il suo tempo e la sua matita le campagne per la liberazione di Patrick.
Perché la maglia del Bologna? Per sottolineare, ancora una volta, che Patrick è uno di noi, è cittadino della città felsinea. E poi Patrick è un appassionato di calcio.