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Il 4 luglio il governo canadese ha finalmente porto le sue scuse a Omar Khadr e ha deciso di risarcirlo, riconoscendo di aver avuto una parte di responsabilità per quanto gli è accaduto a partire dal 2002.
Quell’anno Omar Khadr, allora quindicenne bambino soldato arruolato dei talebani, era stato arrestato in Afghanistan dalle forze statunitensi. Aveva trascorso tre mesi nella base aerea Usa di Bagram, sempre in Afghanistan, prima di essere trasferito al centro di detenzione di Guantánamo.
Lì passò otto anni in attesa di processo. Nel 2010 una commissione militare interna a Guantánamo lo condannò a otto anni di carcere. Nel settembre 2012, come da patteggiamento, venne trasferito in una prigione canadese.
Già, perché Omar Khadr è un cittadino canadese…
Infine, nel 2015, il quasi trentenne Omar Khadr è stato rilasciato su cauzione. Per oltre 10 anni, in Canada è andato avanti un profondo scontro tra la giustizia e il governo, con la prima a stigmatizzare il secondo per il totale disinteresse per un connazionale trattenuto per otto anni senza processo in un carcere gestito dagli Usa in territorio cubano e poi processato in modo irregolare.
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