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La Svezia dovrebbe fornire assicurazioni al Regno Unito e a Julian Assange che, nel caso in cui egli lasci l’ambasciata dell’Ecuador a Londra e accetti di andare in Svezia per affrontare denunce di aggressione sessuale, non sarà estradato negli Usa per questioni inerenti a Wikileaks.
‘Se le autorità svedesi sono in grado di confermare pubblicamente che Assange, una volta che accetterà di presentarsi di fronte alla giustizia svedese, non finirà per trovarsi imbarcato su un aereo per gli Usa, l’attuale situazione di stallo sarà superata e alle donne che hanno accusato Assange non verrà negata giustizia’ – ha dichiarato l’organizzazione per i diritti umani, secondo la quale ‘è fondamentale che gli stati mostrino di fare sul serio quando hanno a che fare con denunce di violenza sessuale, rispettando i diritti delle donne che denunciano e delle persone accusate’.
Amnesty International non ha prove di eventuali piani svedesi per estradare Assange negli Usa ma è evidente che questi timori stiano avendo un ruolo determinante nell’attuale stallo della situazione.
Amnesty International ritiene che il trasferimento forzato di Assange negli Usa, nelle attuali circostanze, lo esporrebbe al concreto rischio di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui quella del suo diritto alla libertà d’espressione, e al rischio di essere incarcerato in condizioni contrarie al divieto di tortura e di trattamenti crudeli, disumani e degradanti.