Caso Berardi: necessaria forte iniziativa del governo italiano nei confronti della Guinea Equatoriale

19 Maggio 2015

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Dopo aver appreso la notizia del mancato rilascio, nella data prevista, di Roberto Berardi, l’imprenditore italiano arrestato il 18 gennaio 2013 dalle autorità della Guinea Equatoriale con l’accusa di frode fiscale, Amnesty International Italia ha sollecitato il governo italiano ad assumere una forte iniziativa diplomatica nei confronti delle autorità del paese africano.

Da quanto abbiamo appreso, il rilascio di Berardi è stata rinviato poiché nel computo non è stato compreso il mese e mezzo trascorso nelle mani della polizia (per ben oltre il limite previsto di 72 ore). Al di là della motivazione fornita dalle autorità della Guinea Equatoriale, discutibile e apparentemente pretestuosa, resta il fatto che su questa vicenda, nata nel quadro di dissidi tra l’imprenditore italiano e il gruppo familiare al potere, la diplomazia italiana avrebbe dovuto fare molto di più‘ – ha dichiarato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.

Berardi ha trascorso ormai quasi due anni e mezzo in condizioni carcerarie inumane, mostrando più volte i segni delle torture subite. L’Italia deve garantire che non vi siano ulteriori ritardi nel suo rilascio e chiedere assicurazioni che, nell’attesa, il detenuto sia trattato umanamente e non subisca rappresaglie o ulteriori azioni giudiziarie una volta tornato in libertà‘ – ha concluso Marchesi.