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L’accordo sul cessate il fuoco e la fine definitiva delle ostilità tra il governo della Colombia e le Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc), raggiunto il 23 giugno a Cuba, è un evento di portata storica che avvicina la firma ufficiale degli accordi di pace, prevista entro qualche mese.
L’annuncio del 23 giugno rende più vicina la chiusura di mezzo secolo di conflitto, segnato da crimini di guerra e contro l’umanità e dall’impunità nei confronti degli uni e degli altri.
Il cessate il fuoco era stato già raggiunto nel 2015 ma non era stato rispettato: erano proseguite infatti le violazioni dei diritti umani, soprattutto contro i popoli originari, le comunità contadine e i difensori dei diritti umani, 19 dei quali uccisi nei primi tre mesi del 2016.
L’accordo del 23 giugno prevede che le Farc smobilitino e disarmino entro sei mesi dalla firma dell’accordo di pace e che il governo garantisca la sicurezza degli ex combattenti della Farc e prenda misure contro i gruppi paramilitari, che continuano tuttora a operare nonostante la loro asserita smobilitazione ormai 10 anni fa.