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Continuiamo a sollecitare l’assoluzione, a oltre due anni dal loro arresto, di Taner Kılıç, ex presidente e ora presidente onorario di Amnesty International Turchia, e dei cosiddetti “10 di Istanbul” – İdil Eser, ex direttrice generale di Amnesty International Turchia e altri nove difensori dei diritti umani – che il 27 novembre si presenteranno a una nuova udienza del processo che li vede imputati dell’infondata accusa di “appartenenza a un’organizzazione terroristica”.
“Dopo mesi in carcere e anni di processo, la pubblica accusa non è stata in grado di presentare alcuna credibile accusa a sostegno delle assurde accuse mosse contro Taner e i 10 di Istanbul“, ha dichiarato Kumi Naidoo, segretario generale di Amnesty International.
“Le infondate accuse contro di loro sono state completamente demolite nel corso di nove udienze, eppure sul loro capo pende ancora la minaccia di una condanna“, ha aggiunto Naidoo.
Tre dei difensori dei diritti umani sotto processo sono avvocati (lo stesso Taner Kılıç, Nalan Erkem e Şeyhmus Özbekli), in caso di condanna per terrorismo, potrebbero perdere la licenza di esercitare la professione legale.
Taner Kılıç è stato rilasciato nell’agosto 2018 dopo oltre 14 mesi di prigione. Otto dei 10 di Istanbul hanno trascorso quasi quattro mesi dietro le sbarre prima di essere rilasciati su cauzione nell’ottobre 2017.
“La clamorosa ingiustizia che i nostri colleghi e amici stanno subendo da ormai oltre due anni è comune a quella di centinaia di difensori dei diritti umani turchi che passano le giornate languendo in carcere o nella costante minaccia di venire incriminati“, ha proseguito Naidoo.
“I 10 di Istanbul devono essere prosciolti e tutti coloro che sono in prigione solo per aver difeso i diritti umani devono essere rilasciati immediatamente e senza condizioni“, ha concluso Naidoo.