Chiesti fino a 16 anni di carcere per 11 difensori dei diritti umani, tra cui la direttrice e il presidente di Amnesty International

9 Ottobre 2017

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Un’accusa oltraggiosa che non si basa su alcuna nuova prova e che invece ripropone accuse assurde di terrorismo nei confronti di alcuni dei più importanti difensori dei diritti umani della Turchia“.

Così John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l’Europa, ha commentato la requisitoria di un pubblico ministero che ha chiesto fino a 16 anni di carcere per 11 difensori dei diritti umani, tra i quali İdil Eser e Taner Kılıç, direttrice e presidente della sezione turca dell’organizzazione per i diritti umani.

Questi coraggiosi attivisti languono da mesi in carcere solo perché credono nei diritti umani. Anche un singolo giorno di prigione sarebbe stato una grande ingiustizia“, ha aggiunto Dalhuisen.

La richiesta del pubblico ministero non è altro che una pacchiana raccolta di insinuazioni e falsità. In effetti, è un atto d’accusa verso il sistema giudiziario turco. Il tribunale deve rigettarla del tutto e assicurare che i nostri amici e colleghi siano rilasciati immediatamente e senza condizioni“, ha concluso Dalhuisen.