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Dopo il voto referendario che ha respinto il testo della nuova Costituzione del Cile, Amnesty International ha dichiarato che il processo verso un testo costituzionale che diventi un punto di riferimento nel campo dei diritti umani deve andare avanti.
Resta dunque in vigore la Costituzione adottata sotto il governo di Pinochet, che per decenni ha favorito alcuni a discapito degli altri e ha aggravato disuguaglianze e precarietà. Per questo, ha sottolineato Amnesty International, occorre proseguire nella costruzione di un Cile più equo e più libero fino a quando non vi sarà una Costituzione che verrà incontro alle necessità di tutta la popolazione del paese.
“Non ci fermeremo fino a quando questo sogno non diventerà realtà”, ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice per le Americhe di Amnesty International.
“I movimenti sociali, le cittadine e i cittadini hanno chiesto a gran voce migliori condizioni di vita ed è difficile immaginare come le cause di fondo del loro malcontento possano essere risolte da una Costituzione profondamente ingiusta, entrata in vigore in un periodo doloroso della storia del Cile. Ecco perché quasi l’80 per cento della popolazione, nel 2020, aveva votato per avere una nuova Costituzione”, ha commentato Rodrigo Bustos, direttore generale di Amnesty International Cile.
“Mantenere in vigore la Costituzione del 1980 significa che nel breve e medio periodo non potranno essere affrontate le violazioni dei diritti umani e la condizione di vulnerabilità che colpiscono larga parte della popolazione cilena, che invece avrebbero trovato una risposta nella nuova Costituzione e nelle nuove leggi che da essa sarebbero derivate”, ha proseguito Bustos.
“Da oggi avremo una particolare attenzione per il futuro del Cile e continueremo a chiedere nuovi spazi per progredire verso uno stato in grado di abbracciare e proteggere i diritti di tutta la popolazione. Continueremo a lavorare per cambiare il testo della Costituzione cilena e chiediamo a tutti coloro che hanno votato no al referendum di mantenere il proprio impegno nei confronti del processo costituzionale, in modo da assicurare che i passi avanti nel campo dei diritti umani contenuti nella Costituzione respinta possano trovarsi in un nuovo testo”, ha concluso Bustos.