Cina, 10 anni per aver criticato il governo

26 Marzo 2011

Tempo di lettura stimato: 2'

Amnesty International ha chiesto alle autorità cinesi di rilasciare immediatamente il noto attivista per la democrazia Liu Xianbin, condannato il 25 marzo a 10 anni di carcere per aver scritto articoli critici nei confronti del governo.

‘È una sentenza atroce, una parodia della giustizia. Liu Xianbin non è colpevole di alcun reato. È un prigioniero di coscienza che dev’essere liberato immediatamente. Le autorità cinesi stanno sparando al messaggero, anziché ascoltare il messaggio. Persino il primo ministro Wen Jabao ha riconosciuto la necessità di riforme politiche’ – ha dichiarato Catherine Baber, vicedirettrice del Programma Asia e Pacifico di Amnesty International.

Liu Xianbin è stato condannato da un tribunale del Sichuan per ‘incitamento alla sovversione dei poteri dello stato’, al termine di un processo durato poche ore. Si tratta della terza condanna che subisce a causa delle sue idée e del suo attivismo politico. Aveva già scontato nove di 13 anni di carcere inflittigli per attività politiche svolte negli anni Novanta e, ancora prima, due anni e mezzo per aver preso parte al movimento studentesco per la democrazia nel 1989.

Dopo il suo ultimo rilascio, alla fine del 2008, aveva pubblicamente aderito a ‘Carta 08’, la proposta di riforme legali e politiche promossa anche dal Nobel per la pace 2010 Liu Xiaobo. In seguito aveva pubblicato numerosi articoli, su testate on line e su riviste, riguardanti la democrazia e i diritti umani, critici nei confronti dell’atteggiamento repressivo del governo cinese.

Nel giugno 2010 è tornato nuovamente in prigione, dove è rimasto in attesa del processo che, il 25 marzo 2011, lo ha condannato a 10 anni di carcere.