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Amnesty International ha inoltrato alla Commissione affari legislativi del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo (il parlamento della Cina) una serie di osservazioni sulla proposta di legge in materia di sicurezza informatica. Se approvata, questa legge esacerberebbe i già rigidi controlli delle autorità cinesi su Internet, violando ulteriormente i diritti alla libertà d’espressione e alla riservatezza.
Il testo della proposta di legge prevede che al momento di registrarsi a Internet gli utenti debbano fornire i loro dati anagrafici autentici. I fornitori di servizi Internet che operano in Cina dovranno conservare tutti i dati personali all’interno del territorio cinese e metterli a disposizione delle autorità su richiesta di queste ultime, senza una supervisione giudiziaria da parte di un organo imparziale e indipendente. Le autorità potranno inoltre limitare o impedire del tutto l’accesso a Internet per ‘proteggere la sicurezza nazionale e l’ordine sociale‘.