Cina, condannati tre attivisti per i diritti umani

28 Gennaio 2015

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Tang Jingling, Yuan Xinting e Wang Qingying, tre noti attivisti per i diritti umani arrestati nel maggio 2014, sono stati condannati il 29 gennaio a, rispettivamente, cinque anni, tre anni e mezzo e due anni e mezzo di carcere dal tribunale popolare intermedio di Guangzhou per ‘incitamento alla sovversione dei poteri dello stato’.

Il tribunale ha accolto la tesi della pubblica accusa, secondo la quale i tre attivisti avevano ‘promosso le idee della disobbedienza civile (…) con l’obiettivo di rovesciare il sistema socialista’ e preso parte a varie ‘attività illegali’, tra cui le commemorazioni del massacro di Tianamen del 1989, la sottoscrizione del documento ‘Carta 08’ (promosso dal Nobel per la pace Liu Xiaobo) e il ricordo di Lin Zhao, messo a morte durante la Rivoluzione culturale.

La prova principale presentata a carico dei tre attivisti è stata la diffusione della traduzione di una serie di libri sull’attivismo civile, sulla democratizzazione pacifica e sulla disobbedienza civile, tra i quali testi di Gene Sharp, Si Kahn e Mark Palmer.