Cina: respinto l’appello contro la condanna di Liu Xiaobo

11 Febbraio 2010

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Amnesty International chiede alle autorità cinesi di rilasciare immediatamente Liu Xiaobo

CS014: 11/02/2010

Amnesty International ha chiesto alle autorità cinesi di rilasciare immediatamente l’attivista Liu Xiaobo, che si è visto oggi respingere l’appello contro la condanna a 11 anni inflittagli lo scorso 25 dicembre. 
 
Noto intellettuale e sostenitore delle riforme politiche e giuridiche, tra i promotori del manifesto per le riforme ‘Carta 08’, Liu Xiaobo paga il mero fatto di aver esercitato il diritto alla libertà d’espressione.
 
Confermando la condanna, si è persa l’occasione di rimediare a un errore. Questa sentenza durissima è un cupo messaggio, inviato alla popolazione cinese e al mondo intero, che in Cina non ci sono ancora libertà d’espressione e indipendenza del potere giudiziario‘ – ha dichiarato Roseann Rife, vicedirettrice del Programma Asia e Pacifico di Amnesty International
 
Amnesty International sottolinea che si è trattato del terzo processo sfavorevole nei confronti di attivisti per i diritti umani della settimana. Lunedì 8 febbraio, l’appello di Huang Qi contro la condanna a tre anni di carcere era stato respinto, mentre martedì 9 Tan Zuoren è stato condannato a cinque anni. Sia Huang che Tan avevano chiesto alle autorità di assumersi la responsabilità, rispettivamente, per le morti dei bambini nel terremoto del Sichuan del 2008 e per la repressione del movimento per la democrazia di piazza Tiananmen nel 1989.
 
È la conferma che chi osa criticare il sistema andando al di là dei parametri stabiliti dalle autorità o cerca di organizzare forme di società civile indipendenti, viene fermato‘ – ha commentato Rife.

FINE DEL COMUNICATO                                                              Roma, 11 febbraio 2010
 
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