Civili libici e migranti a rischio nella battaglia di Tripoli

22 Agosto 2011

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Amnesty International ha segnalato che il protrarsi dei combattimenti tra le forze del Consiglio nazionale di transizione e le forze leali al colonnello Gheddafi per il controllo di Tripoli mette a rischio la popolazione civile della capitale libica e può creare una crisi umanitaria.

‘I rischi per la popolazione civile aumentano, sia di finire in mezzo agli scontri sia per il fatto che più vengono colpiti i quartieri residenziali e più la fornitura di cibo, acqua ed elettricità può essere interrotta’  – ha dichiarato Malcolm Smart, direttore per il Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International.

Amnesty International è anche preoccupata per l’incolumità di migliaia di lavoratori migranti, compresi coloro che cercano di lasciare il paese. La mattina del 23 agosto, un battello di soccorso dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni che cercava di potarne alcuni in salvo, non ha potuto salpare dal porto di Tripoli a causa degli scontri in corso.

‘I lavoratori migranti, molti dei quali provenienti dai paesi dell’Africa subsahariana, si trovano in una condizione assai precaria. Da un lato, la situazione sul terreno impedisce loro la fuga, dall’altro rischiano di essere presi per mercenari e attaccati’  – ha sottolineato Smart.