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Nonostante il presidente Iván Duque abbia garantito la fornitura di cibo e di denaro ai gruppi più vulnerabili, i popoli nativi della Colombia rischiano di vedersi negati i diritti alla salute, all’acqua e al cibo.
Tre settimane dopo l’inizio della quarantena, le comunità native delle regioni di Casanare, Vichada e Meta hanno informato Amnesty International di non aver ricevuto ancora alcuna assistenza.
Sebbene l’obbligo della quarantena ponga evidenti problemi ai popoli nativi, dal punto di vista dello stile di vita e della necessità di procurarsi beni di sussistenza, i 3000 nativi delle tre regioni stanno rispettando in pieno le misure d’isolamento disposte dal governo.
Nel caso in cui la pandemia da Covid-19 si diffondesse all’interno delle comunità native, i rischi per la loro salute sarebbero enormi, anche a causa della distanza dai primi presidi sanitari disponibili.