Colombia, padre e figlio uccisi. Nessuna protezione per i difensori dei diritti umani

22 Marzo 2018

Bernardo Cuero,, foto di AFRODES and Erlendy Cuero

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Dalla Colombia arriva l’ennesima conferma di quanto sia pericoloso difendere i diritti umani e di quanto siano gravi le responsabilità delle autorità, che non proteggono i difensori dei diritti umani né le loro famiglie.

Nel 2017 l’ufficio dell’Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite aveva registrato 441 attacchi contro i difensori dei diritti umani, tra cui 121 omicidi.

Tra le 121 vittime dello scorso anno c’era Bernardo Cuero Bravo, presidente dell’Associazione nazionale degli sfollati afrocolombiani, ucciso da sconosciuti nella città di Tumaco, nel sud del paese.

Il 19 marzo 2018 è stata la volta del figlio di Bernardo, Javier Bernardo Cuero Ortíz, freddato mentre insieme alla famiglia era seduto fuori da un locale. Due uomini armati sono scesi da una motocicletta, lo hanno puntato e hanno aperto il fuoco. Un omicidio mirato, poco tempo dopo l’apertura del processo nei confronti dei presunti responsabili dell’omicidio di Bernardo Cuero Bravo.