Consiglio di associazione Unione europea – Israele: “Non si sacrifichino i diritti umani in nome della ripresa delle relazioni”

26 Settembre 2022

@SAID KHATIB/AFPGetty Images

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La prossima settimana, dopo dieci anni di pausa, riprenderanno le riunioni del Consiglio di associazione Unione europea – Israele.

La ripresa degli incontri avrà luogo in un contesto di sistematiche violazioni dei diritti umani da parte delle autorità israeliane e del crescente disinteresse, da parte di queste ultime, per le preoccupazioni espresse dall’Unione europea.

Agire come se nulla fosse, proprio mentre le autorità israeliane inaspriscono il giro di vite nei confronti dei diritti umani dei palestinesi e rafforzano un crudele sistema di oppressione e dominazione nei loro confronti, favorirebbe non solo le autorità israeliane ma la violazione dei diritti umani nel mondo.

In un momento in cui il sistema internazionale dei diritti umani affronta sfide senza precedenti, un approccio miope riprodurrebbe unicamente gli errori del passato e saboterebbe le stesse politiche dell’Unione europea sui diritti umani e la sua credibilità come attore a livello internazionale.

Il 23 settembre Amnesty International ha scritto all’Alto rappresentante per la politica estera Borrell e ai ministri degli Affari esteri degli stati membri dell’Unione europea, sottoponendo loro le sue preoccupazioni e raccomandazioni in vista della riunione:

  1. denunciare e condannare pubblicamente la sistematica violazione dei diritti umani da parte di Israele, anche attraverso crimini di diritto internazionale, così come il costante disinteresse di Israele per le preoccupazioni dell’Unione europea in materia di diritti umani;
  1. sottolineare la centralità, nelle relazioni bilaterali tra Unione europea e Israele, di progressi misurabili nel campo dei diritti umani e del rispetto per il diritto internazionale umanitario e insistere affinché Israele compia passi avanti tangibili per migliorare in modo significativo la situazione dei diritti umani;
  1. intraprendere una complessiva revisione delle relazioni bilaterali tra Unione europea e Israele per assicurare coerenza rispetto agli impegni e agli obblighi di diritto internazionale dell’Unione europea e adottare provvedimenti mitiganti onde garantire che l’Unione europea non contribuisca a facilitare il crimine di apartheid o altri crimini di diritto internazionale;
  1. chiamare le autorità israeliane a rispondere del loro operato e favorire percorsi che portino di fronte alla giustizia gli autori di crimini di diritto internazionale.