@SAID KHATIB/AFPGetty Images
Tempo di lettura stimato: 3'
La prossima settimana, dopo dieci anni di pausa, riprenderanno le riunioni del Consiglio di associazione Unione europea – Israele.
La ripresa degli incontri avrà luogo in un contesto di sistematiche violazioni dei diritti umani da parte delle autorità israeliane e del crescente disinteresse, da parte di queste ultime, per le preoccupazioni espresse dall’Unione europea.
Agire come se nulla fosse, proprio mentre le autorità israeliane inaspriscono il giro di vite nei confronti dei diritti umani dei palestinesi e rafforzano un crudele sistema di oppressione e dominazione nei loro confronti, favorirebbe non solo le autorità israeliane ma la violazione dei diritti umani nel mondo.
In un momento in cui il sistema internazionale dei diritti umani affronta sfide senza precedenti, un approccio miope riprodurrebbe unicamente gli errori del passato e saboterebbe le stesse politiche dell’Unione europea sui diritti umani e la sua credibilità come attore a livello internazionale.
Il 23 settembre Amnesty International ha scritto all’Alto rappresentante per la politica estera Borrell e ai ministri degli Affari esteri degli stati membri dell’Unione europea, sottoponendo loro le sue preoccupazioni e raccomandazioni in vista della riunione: